Tre bambini americani (uno malato di cancro) deportati in Honduras

Le autorità rinnegano le accuse, affermando che i genitori hanno scelto di portarli con loro.
Le autorità rinnegano le accuse, affermando che i genitori hanno scelto di portarli con loro.
WASHINGTON - Tre bambini cittadini americani - una di 7 anni, una di 2 e uno di 4 malato di tumore al rene al quarto stadio - sono stati deportati dalle autorità dell'immigrazione Usa in Honduras insieme alle loro madri.
Nonostante la cittadinanza statunitense, riporta Nbc, sono stati prelevati insieme alle loro famiglie in Louisiana e imbarcati su un volo per il Paese del Centro America. L'organizzazione per la difesa degli immigrati National Immigration Project ha presentato una causa sostenuta da tre studi legali, accusando l'amministrazione di «deportazione illegale senza alcun giusto processo» e di interruzione delle cure salvavita del piccolo.
Le autorità respingono le accuse, sostenendo che sono state le madri a scegliere di portare con sé i figli, ma nei documenti depositati in tribunale si afferma che ai genitori «non è mai stata data la possibilità di scegliere se i loro figli dovessero essere deportati con loro, gli è stato proibito di contattare gli avvocati e avere contatti significativi con le famiglie per organizzare la cura dei bambini».
Le madri, indicate nella causa come Rosario e Julia, sostengono di aver voluto che i figli rimanessero negli Stati Uniti. A Romeo, come viene identificato il bambino malato, è stata diagnosticata una «forma rara e aggressiva di cancro al rene» all'età di 2 anni: ha immediatamente iniziato a ricevere «cure mediche critiche e salvavita» negli Stati Uniti, e «la deportazione illegale in Honduras ha interferito con le terapie necessarie».





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