«Il marinaio di guardia postò il video della tempesta in arrivo»


Una raffica di vento, l'albero imponente e un errore umano, sarebbero cause concomitanti del naufragio del Bayesian, lo rivela il New York Times.
Una raffica di vento, l'albero imponente e un errore umano, sarebbero cause concomitanti del naufragio del Bayesian, lo rivela il New York Times.
PALERMO / NEW YORK - Il Bayesian si sarebbe inabissato a causa di una raffica di «vento estremo», che aveva raggiunto una velocità di almeno 64 nodi, pari a 74 miglia orarie, e lo yacht - questo secondo Guillermo Gefaell, ingegnere navale spagnolo - «non era preparato a gestire un vento di 60 nodi o più».
L'albero alto 75 metri avrebbe inoltre aumentato la vulnerabilità dell’imbarcazione, lunga 56 metri. Ma non solo, la notte della tragedia (il 19 agosto scorso) che costò la vita a sette persone, il capitano aveva ordinato all'equipaggio di svegliarlo nel caso in cui il temporale in arrivo avesse portato venti superiori ai 20 nodi. Il giovane marinaio di guardia ritardò però di dare l'allarme.
Sono tutti elementi pubblicati in anteprima dal New York Times, che ha potuto leggere le carte dello studio condotto dalle autorità marittime britanniche, oltre che interpellare due ingegneri navali.
La notte del naufragio - si legge nel report - alle 3 del mattino il marinaio di guardia vede le nubi in avvicinamento. Alle 3:55, al posto di avvisare immediatamente il capitano, per prima cosa, posta sui social il video della tempesta in arrivo, con venti che raggiungevano i 30 nodi. E solo dopo aver pubblicato le immagini sui social media, alle 4 sveglia il capitano. Quest'ultimo non ha però il tempo di virare lo scafo nella giusta posizione, mentre le raffiche aumentano. Tanto da far rovesciare lo yacht, nonostante le vele ammainate e nonostante che il Bayesian si trovasse nella baia riparata di Porticello (Palermo).
Dunque, la tempesta spinge l'imbarcazione su un fianco, mentre l'acqua inizia a inondare le cabine. L'angolo di stabilità residua, punto oltre al quale lo scafo non può più raddrizzarsi - spiegano gli investigatori nel rapporto - era di 70,6 gradi, misura ritenuta dagli esperti inferiore ai 90 gradi o più di altre barche a vela. Il Bayesian affonda in pochi minuti. A bordo - lo ricordiamo - ci sono 22 persone (10 membri dell'equipaggio e 12 passeggeri).
I membri dell'equipaggio faranno il possibile per salvare i passeggeri, issandoli su una scialuppa che verrà poi soccorsa da un altro yacht, presente quella notte nella baia. A non salvarsi, come detto, furono sette persone: il magnate Michael Lynch, sua figlia Hannah, quattro amici e il cuoco di bordo.
Tragedia le cui cause (tra queste le questioni del portellone laterale e della deriva) restano ancora sotto forma di ipotesi, che potranno essere definitivamente accertate, specialmente dalla Procura siciliana che continua l'inchiesta, solo dopo il recupero dell'imbarcazione che si trova a 50 metri di profondità. Operazioni delicate, nel corso delle quali la scorsa settimana un sub olandese di 39 anni ha perso la vita.