Lui e la premier italiana si sono detti sicuri di trovare un accordo. Meloni: «Lo inviterò in Italia e a parlare con l'Ue»
WASHINGTON - Giorgia Meloni si è detta sicura che si possa trovare un accordo con Trump in merito ai dazi e ai controdazi. Desidera anche invitare il presidente in Italia e organizzare un incontro con l'Europa.
Prima del pranzo tra la delegazione americana e quella italiana, rispondendo a un giornalista che chiedeva se i controdazi europei sospesi possano essere ancora sul tavolo se non ci dovesse essere un accordo, Meloni ha risposto dicendosi «sicura che si possa fare un accordo. Sono qui per aiutare su questo. Il mio obiettivo sarebbe invitare il presidente Trump per una visita ufficiale in Italia e capire se c'è la possibilità, quando viene, di organizzare un incontro con l'Europa». Lui ha detto di stare organizzando una visita in Europa a settembre: non in un paese Ue ma nel Regno Unito.
Donald Trump ha dal canto suo assicurato che l'accordo con l'Ue sui dazi si farà al 100%. «Non ci saranno problemi a fare un accordo con l'Ue sui dazi, non ci saranno problemi con nessuno», ha poi detto, aggiungendo che l'accordo con Kiev sui minerali sarà firmato giovedì prossimo.
Trump ha poi negato di aver definito gli europei «parassiti»come suggerito da un giornalista italiano nello Studio Ovale. Anche Meloni ha negato che il presidente abbia mai usato quel termine. In realtà la parola parassita era stata usata da Jd Vance e Pete Hegseth e Trump aveva detto di essere d'accordo.
«Non ritengo Zelensky responsabile, ma non sono esattamente entusiasta che sia iniziata la guerra. Non sono un suo grande fan», ha poi ancora detto il presidente americano.
Intanto ha svelato che i cinesi si sarebbero rivolti a lui dopo l'aumento dei dazi al 145%. Si è detto convinto di trovare un accordo anche con loro.
Ha poi spaziato su altri temi, definendo Harvard una «vergogna» e sottolineando che si stanno valutando diverse ipotesi per l'ateneo. «L'esenzione fiscale è un privilegio», ha aggiunto. Una delle ipotesi, secondo indiscrezioni, è proprio quella di revocare per l'università l'esenzione fiscale.
Sulla sparatoria in Florida, ha affermato che «ho l'obbligo di proteggere il secondo emendamento» sulle armi.
Ha firmato un memorandum per congelare le assunzioni federali fino al luglio 2025. Lo comunica la Casa Bianca.