«L'epidemia di morbillo negli Usa durerà almeno un anno»

Texas, New Mexico, Oklahoma sono gli stati focolaio: 350 casi
Texas, New Mexico, Oklahoma sono gli stati focolaio: 350 casi
NEW YORK - Salgono a 350 i casi ufficialmente dichiarati di morbillo nei tre Stati americani focolaio - Texas, New Mexico, Oklahoma - il conto dei ricoveri aumenta a 42, i piccolissimi sotto i 4 anni colpiti sono 110 e più di 140 quelli tra i 5-17 anni. Le stime settimanali dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) non lasciano adito a dubbi: il diffondersi delle infezioni non si ferma.
Il rifiuto dei vaccini cresce, tanto che persino nella località col più alto numero di infezioni - la contea di Lubbock - da cui è partito il primo focolaio, le immunizzazioni dei bambini non sono aumentate, ed alcuni accusano addirittura i vaccini di aver scatenato i contagi.
«Questa sarà un'epidemia lunga, sono convinta durerà almeno un anno», ha dichiarato Katherine Wells, direttore del dipartimento sanitario di Lubbock. Con i casi della malattia in aumento in varie aree del mondo, particolare attenzione viene ora prestata dai responsabili della salute pubblica Usa ai viaggiatori e si ripetono le esortazioni agli americani che si recano all'estero, di prestare attenzione.
«Il morbillo è solo a un volo di distanza da noi - ha commentato David Higgins, pediatra del 'Colorado Anschutz Medical Campus' - se un cittadino Usa non vaccinato si reca all'estero in un Paese in cui il morbillo è presente ci sono molte probabilità che porti in con sé il virus negli Stati Uniti».





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