Heliski fatale per due fratelli italiani
Heliski fatale per due fratelli italiani Un gruppo di cinque appassionati è stato travolto da una valanga nel nord della Svezia.
Un gruppo di cinque appassionati è stato travolto da una valanga nel nord della Svezia.
STOCCOLMA - Erano andati a sciare in elicottero a Kårsavagge, nel nord della Svezia, al confine con la Norvegia. Si tratta di un gruppo di cinque italiani, tra questi c'erano «3 fratelli italiani di Luserna San Giovanni - spiegano le autorità italiane -. Due di loro (di 45 e 50 anni) sono deceduti». Il terzo - secondo quanto ricostruisce l'Ansa - è invece rientrato nel resort di partenza che si trova nella regione di Abisko quasi sul confine della Norvegia. È accaduto nel pomeriggio di ieri, 20 marzo.
Come riporta il giornale locale L'Eco del Chisone, i due fratelli morti sono Mattia e Daniele Boer, di 45 e 50 anni, di Luserna San Giovanni, in Val Pellice (Piemonte). Si trovavano nei pressi dell'elicottero, fermo, insieme agli altri sciatori.
Secondo i media, il gruppo era guidato da una guida alpina certificata a livello internazionale. «La guida alpina e due sciatori sono stati trascinati da una valanga - ha dichiarato l'agenzia turistica Niehku Mountain Villas in un comunicato -. I due italiani sono rimasti sepolti sotto la neve, mentre la guida è rimasta in superficie».
Secondo le prime ricostruzioni, il velivolo era appena atterrato e aveva scaricatogli sciatori. Solo successivamente la valanga si sarebbe staccata dal fianco della montagna investendo sia i turisti che l'elicottero.
«La guida e gli altri tre ospiti hanno usato i loro ricetrasmettitori da valanga per cercare gli sciatori sepolti e sono riusciti a localizzarli e a tirarli fuori dalla neve», si legge ancora nel comunicato dell’agenzia turistica, che aggiunge: «un’equipe medica e il soccorso alpino sono arrivati sul posto poco dopo l'incidente». E ancora «le due vittime sono state trasportate in ospedale, ma è con profondo dispiacere che confermiamo che non è stato possibile salvare le loro vite»
Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!