Fa discutere lo "show" del figlio di X Musk nello studio ovale della Casa Bianca, ospite di Trump
WASHINGTON D.C. - La visita di Elon Musk e del figlio X, di 4 anni, nello studio ovale della Casa Bianca - ospiti martedì scorso del presidente Trump - sta diventando virale per i comportamenti e le parole molto al di là dell'etichetta che il bambino ha tenuto durante l'incontro.
Sui social alcuni video riprendono X mentre si mette le dita nel naso e dice a Trump «non sei il presidente, devi andare via».
“You’re not the President, so you need to go away.” 🥹 pic.twitter.com/l8X0QvEcl8
— Scott 𝕏 (@bullriders1) February 13, 2025
Una piccola peste alla Casa Bianca
Il fondatore di Tesla e oggi capo del Dipartimento dell'efficienza dell'amministrazione Trump, «ha portato il figlio nello studio ovale come fece anche J.F. Kennedy. Musk non è il presidente, ma si comporta come se lo fosse, il messaggio è implicito ed emula un presidente del passato per mandare un messaggio 'non lo sono ma lo faccio'», dichiara all'agenzia Adnkronos la psichiatra e psicoanalista Adelia Lucattini, ordinario della Società psicoanalitica italiana.
«Il piccolo X sembra completamente fuori dal controllo del padre che non se ne occupa, sembra una piccola peste. In questo portare il figlio con sé anche alla Casa Bianca c'è un fine politico e narcisistico». Nei video il bambino si mette anche le mani nel naso, «un segnale di disagio che i piccoli usano, come mettersi il dito in bocca, quando vivono una situazione di ansia», analizza Lucattini.
X fa quello che vuole
«I figli di persone che hanno ruoli molto importanti, penso ai reali d'Inghilterra, sono esposti mediaticamente, ma a differenza di quello che accade con Musk e X c'è un comportamento totalmente differente, spesso si abbassano per parlare con loro, li abbracciano, si vede che sono molto posati.
Quello che è accaduto nella visita di Musk con il figlio è tutto l'opposto, X fa quello che vuole e il padre non lo bada. I bambini quando seguono i genitori in queste occasioni formali sono onorati di farlo e si sentono coinvolti, hanno consapevolezza già del momento che vivono. Ma serve dargli dei consigli e prepararli, cosa che non è accaduta».
Perché Trump non è intervenuto? «Ci vedo un messaggio politico anche qui - osserva l'esperta -. Un bimbo che fa il monello davanti al presidente degli Stati Uniti, a casa sua, senza che Trump non dica nulla, veicola il messaggio che il presidente sarà benevolo contro chi non riesce a controllarsi, penso a quella fascia di popolazione che si è rivista negli assalti di Capitol Hill. Trump nei video che circolano sembra quasi guardare dall'altra parte mentre X fa quello che vuole. 'Se sopporto lui figuriamoci voi', sembrerebbe pensare».