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GUERRA IN UCRAINAUn anno dopo l'orrore di Bucha

31.03.23 - 10:16
A 365 giorni dall'entrata delle truppe ucraine nella città, gli abitanti ricostruiscono e Zelensky afferma che «non perdoneremo mai»
Afp
Un anno dopo l'orrore di Bucha
A 365 giorni dall'entrata delle truppe ucraine nella città, gli abitanti ricostruiscono e Zelensky afferma che «non perdoneremo mai»

BUCHA - Sono immagini che hanno scandalizzato, indignato e addolorato. Immagini che si fatica ancora oggi a giustificare, per la violenza che mostrano. È passato un anno dall'entrata delle truppe ucraine a Bucha, rimasta sotto controllo russo per 33 giorni, come ricorda lo stesso presidente Volodymyr Zelensky nel suo messaggio di ricordo.

«Più di 1'400 morti», scrive il presidente su Telegram. E fa un elenco, crudo e senza fronzoli: «Più di 175 persone nelle fosse comuni e nelle camere di tortura. Novemila crimini di guerra commessi dall'esercito russo. 365 giorni da quando è di nuovo una città libera. Bucha come simbolo delle atrocità. Che noi non perdoneremo mai».

A pochi giorni dall'entrata delle truppe ucraine nella città, preceduto dalla ritirata russa verso nord-est, il Cremlino aveva affermato che le foto scattate dai reporter fossero «false» e un «tentativo di manipolazione della narrativa della guerra da parte dell'Occidente». Però, secondo una ricostruzione del New York Times, risalente al dicembre 2022, quanto accaduto per le strade di Bucha, che si trova solo a pochi chilometri dalla capitale, sarebbe stato pianificato nei minimi dettagli per consentire alle truppe russe di avvicinarsi a Kiev.

Il quotidiano newyorkese basa le sue ricostruzioni sulle testimonianze dei residenti, sui tabulati telefonici e sui segnali in codice mandati dai comandanti alle truppe tramite comunicazione radio raccolte in oltre sette mesi di indagini.

Un anno dopo - A distanza di un anno, Bucha ha un aspetto completamente diverso. Con l'inizio della primavera gli alberi sono in fiore e si lavora sui cantieri per la ricostruzione.

Alcuni reporter dell'agenzia di stampa Reuters si sono recati sul posto per tastare il polso della popolazione. I residenti hanno affermato di essere ansiosi di chiudere questo capitolo, ma che nonostante le mura possano essere ricostruite, questa storia «resterà nell'anima, nel cuore e nella mente di ogni abitante di Bucha».

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