Birmania, scontri e morti

Almeno una quindicina le vittime nel nordovest del Paese, dove da giovedì i due schieramenti combattono
YANGON - Almeno 15 persone, inclusi alcuni adolescenti, sono morti negli ultimi giorni in un villaggio nel nordovest della Birmania durante scontri tra forze governative e gruppi armati della resistenza: lo riportano un residente del villaggio e media indipendenti, secondo quanto scrive il Guardian.
Gli scontri sono cominciati giovedì vicino a Gangaw, nella regione di Magway, due giorni dopo un appello alla "guerra difensiva popolare" lanciato dal Governo di Unità Nazionale, un'organizzazione di opposizione nata per coordinare la resistenza al regime militare.
Secondo il residente della zona almeno 11 membri della resistenza sono morti, inclusi cinque studenti. Sarebbe stato ucciso anche un insegnante di una scuola media. Il testimone ha spiegato che la maggior parte dei membri delle forze di difesa del villaggio sono giovani.
Dall'inizio delle proteste anti-golpe, secondo l'Associazione per l'assistenza ai prigionieri politici (Aapp) - un'organizzazione non profit per la difesa dei diritti umani basata in Thailandia - i militari hanno ucciso 1062 persone (dato aggiornato a ieri).




Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!