I kamikaze di Bruxelles si erano allenati con un omicidio "di prova"

Solo grazie alla confessione di un altro terrorista è stato possibile stabilire un collegamento tra i due eventi
BRUXELLES - Solo a distanza di anni è stato possibile stabilire una connessione tra un omicidio avvenuto il 14 dicembre 2014 a Jette e i fratelli kamikaze El Bakraoui, implicati nell'attentato all'aeroporto Zaventem di Bruxelles del 22 marzo 2016.
La rivelazione è stata fatta dal quotidiano "De Morgen". Il terrorista Oussama Krayem, sopravvissuto all'attentato di Bruxelles, ha confessato solo nel dicembre del 2016 che i due fratelli avevano commesso un omicidio prima dell'attacco per "allenarsi".
La vittima, che si chiamava Paul-André Vanderperren e aveva 76 anni, era stata scelta a caso. Era appena uscito da un bar dopo aver visto la partita dell'Anderlecht quando è stato raggiunto da un colpo di pistola alla testa.
Solo nel giugno del 2018 Oussama Krayem ha fornito ulteriori informazioni: «Khalid mi aveva spiegato che si trattava di una persona anziana, e che voleva testare l'effetto che gli avrebbe fatto uccidere una persona».
Gli investigatori hanno impiegato diversi mesi prima di trovare un legame tra la morte della vittima e i fratelli El Bakraoui.




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