Cerca e trova immobili
FRANCIA

Prima messa "drive in", 200 le auto presenti

I veicoli erano parcheggiati con cura, a non meno di un metro l'uno dall'altro
keystone
Fonte ats
Prima messa "drive in", 200 le auto presenti
I veicoli erano parcheggiati con cura, a non meno di un metro l'uno dall'altro
PARIGI - Prima assoluta nella Francia che, nonostante la riapertura dopo il lockdown, non ha ancora concesso l'autorizzazione a riprendere le cerimonie religiose in presenza dei fedeli: 500 persone, sedute nelle loro 200 automobili, hanno partecipato...

PARIGI - Prima assoluta nella Francia che, nonostante la riapertura dopo il lockdown, non ha ancora concesso l'autorizzazione a riprendere le cerimonie religiose in presenza dei fedeli: 500 persone, sedute nelle loro 200 automobili, hanno partecipato ad una messa celebrata in stile "drive in" dal vescovo della diocesi, a Chalons-en-Champagne, a est di Parigi.

Le auto erano state parcheggiate con cura a non meno di un metro l'una dall'altra sul grande parcheggio del parco esposizioni: "questa messa in automobile non è una scorciatoia - ha commentato monsignor Touvet, vescovo di Chalons, autore dell'iniziativa - è una vera messa. È una vittoria della vita".

Per evitare che i fedeli aprissero i finestrini o uscissero dalle auto, la messa era trasmessa dall'emittente cattolica locale, e poteva essere ascoltata dalle autoradio. I sacerdoti hanno percorso tutte le file di auto parcheggiate per distribuire l'eucaristia, rigorosamente consegnata nelle mani dopo un passaggio con il disinfettante idroalcolico.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE