Frecciarossa deragliato: «Non è stato un attentato»

Si indaga su uno scambio fuori posizione. L'incidente ha provocato la morte dei 2 macchinisti e il ferimento di 31 persone
Si indaga su uno scambio fuori posizione. L'incidente ha provocato la morte dei 2 macchinisti e il ferimento di 31 persone
LODI - Potrebbe essere stato uno scambio in una posizione «non corretta» a provocare il deragliamento del Frecciarossa 9595 che questa mattina è uscito dai binari in provincia di Lodi, causando la morte dei 2 macchinisti e il ferimento di altre 31 persone tra passeggeri e personale di Trenitalia. Questa - secondo l’ANSA - è la principale ipotesi attualmente al vaglio degli inquirenti, che hanno messo subito a tacere chi già evocava scenari più oscuri.
«Escludo qualsiasi riferimento a un'attività volontaria, l'ipotesi di attentato è destituita di ogni fondamento», ha dichiarato il Procuratore della Repubblica Domenico Chiaro, ricordando pure che il tratto in cui si è verificato l’incidente è stato interessato da diversi lavori di manutenzione di recente.
Nel frattempo l’intera area è stata sottoposta a sequestro - saranno necessari almeno due giorni per riaprire completamente la linea - e sono in corso verifiche a 360 gradi per chiarire quali attività siano state svolte e quale nesso possa esserci tra queste e il disastro. Il treno al momento dell’uscita dai binari viaggiava a circa 290 chilometri orari.
Secondo le ricostruzioni, dopo essere uscita dalla sede la motrice del convoglio sarebbe finita prima contro un carrello che si trovava su un binario parallelo e successivamente contro una palazzina delle ferrovie. Il resto del convoglio invece ha proseguito la corsa per alcune centinaia di metri, fino a quando la seconda carrozza si è ribaltata. Le società coinvolte nel deragliamento - ha confermato l’amministratore delegato delle Ferrovie italiane Maurizio Gentili - hanno già avviato una commissione d’inchiesta, garantendo la «massima disponibilità agli organi competenti per collaborare».









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