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FRANCIAStrasburgo è una città fantasma: «Per terra c'è ancora il sangue»

12.12.18 - 08:55
Le forze dell'ordine presidiano i luoghi dell'attacco che sono delimitati con i nastri. Poca la gente per strada. L'attentatore forse ha già lasciato la Francia
Keystone
Strasburgo è una città fantasma: «Per terra c'è ancora il sangue»
Le forze dell'ordine presidiano i luoghi dell'attacco che sono delimitati con i nastri. Poca la gente per strada. L'attentatore forse ha già lasciato la Francia

STRASBURGO - Dopo la follia di ieri notte, Strasburgo si è svegliata avvolta in una cappa di nebbia, semi-deserta e spettrale. Poca la gente in giro, molti i bar che alle 8 del mattino sono ancora chiusi. Piazza Kleber, cuore delle feste natalizie, è una distesa vuota dove i pochi passanti scivolano via in fretta.

Nelle strade le forze dell'ordine presidiano i luoghi teatro dell'attacco, delimitati con il nastro della polizia, anche se l'impressione non è di una città militarizzata. All'incrocio tra rue du Saumon e rue des Francs-Bourgeois c'è ancora una pozza di sangue rappreso per terra. Non si può passare.

«È tutto sigillato per fare i rilievi del caso», spiega uno dei poliziotti all'inviato dell'agenzia italiana Ansa sul posto. Anche un buon tratto di rue Sainte-Helene è sbarrato. Una camionetta della polizia è parcheggiata al centro della strada.

In uno dei locali notturni del centro stanno ancora sistemando le panche da ieri sera. Poca la voglia di raccontare. «Sì eravamo qui ieri sera ma preferiamo non pensarci», dicono.

In uno dei pochi bar-boulangerie aperti lungo la Grand'Rue, invece, la gente parla soprattutto dei fatti di ieri. «È strano venire al lavoro - scuote la testa la barista - ma che possiamo fare? Dobbiamo andare avanti».

«Oggi sul treno c'era meno della metà delle persone che trovo di solito», racconta una signora. «Mio figlio - dice - lavora all'ospedale, stanotte è dovuto stare in piedi fino all'alba, tutto questo è orribile».

L'attentatore potrebbe aver già lasciato la Francia - «Non è escluso che l'attentatore abbia lasciato il territorio» della Francia: lo ha detto il segretario di Stato agli Interni, Laurent Nunez, intervistato da radio France Inter.

La città di Strasburgo si trova al confine con la Germania dove i controlli sono stati rafforzati dopo l'attacco di ieri sera al mercato di Natale che ha causato due morti.

«È un complotto anti gilet gialli»: Parigi condanna - Il segretario di Stato francese agli Interni, Laurent Nunez, si dice «indignato» per le voci che circolano sulla rete secondo cui l'attentato di Strasburgo sarebbe stato organizzato ad arte per sabotare la protesta dei gilet gialli in Francia.

«Sono francamente indignato. Ma come si possono dire cose del genere? (...) È chiaro che sono teorie del complotto», ha denunciato il responsabile del governo ai microfoni di France Inter, dopo che sui social sono fioccati commenti di questo tipo.

Aggiornamento delle 10.41 - La prefettura della regione Grand-Est rivede al ribasso il bilancio provvisorio dell'attentato di ieri sera a Strasburgo: secondo le ultime informazioni sarebbero due i morti - e non tre come riferito in precedenza - e 14 feriti, di cui nove gravi.

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