Morta la ragazza cristiana bruciata viva dal fidanzato

Aveva rifiutato di convertirsi all'Islam per sposarlo, aveva riportato ustioni gravissime
Aveva rifiutato di convertirsi all'Islam per sposarlo, aveva riportato ustioni gravissime
LAHORE - Asima Yaqoob, la giovane cristiana arsa viva in Pakistan dal fidanzato per essersi rifiutata di convertirsi all'Islam per sposarlo, è morta nell'Ospedale Mayo di Lahore, in Punjab.
Il decesso, hanno indicato fonti sanitarie, è avvenuto per la gravità delle ustioni riportate su gran parte del corpo.
Il responsabile del gesto, Rizwan Juggar, ha confessato ed è stato arrestato ieri.
Il padre di Asima, Jaqoob Masih, ha raccontato alla polizia che il ragazzo l'ha aspettata mentre tornava dal suo lavoro di domestica e in una strada di Sialkot, la loro città, le ha cosparso il corpo di cherosene appiccandovi il fuoco.
Il giovane è quindi fuggito e quando è stato catturato degli agenti si è giustificato affermando che non voleva ucciderla "ma solo spaventarla".
"Stava cercando di costringere la ragazza a sposarlo - ha concluso il padre - ma lei ha rifiutato la sua proposta perché non voleva convertirsi all'islam", e avrebbe accettato solo se lui fosse diventato cristiano.
Adesso Rizwan, che è in carcere, dovrà rispondere di omicidio.





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