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Guterres: «Evitare le azioni che possono aggravare la situazione»

Nel frattempo Berlino propone un format internazionale sulla Siria concordato con Parigi
Keystone
Guterres: «Evitare le azioni che possono aggravare la situazione»
Nel frattempo Berlino propone un format internazionale sulla Siria concordato con Parigi
NEW YORK - «Invito tutti gli stati membri a mostrare moderazione in queste circostanze pericolose e ad evitare qualsiasi atto che potrebbe aggravare la situazione e peggiorare la sofferenza del popolo siriano»: lo ha detto il segretario g...

NEW YORK - «Invito tutti gli stati membri a mostrare moderazione in queste circostanze pericolose e ad evitare qualsiasi atto che potrebbe aggravare la situazione e peggiorare la sofferenza del popolo siriano»: lo ha detto il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, alla riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza sulla Siria.

Guterres ha ribadito che «qualsiasi uso di armi chimiche è aberrante, e la sofferenza che causano è orribile». «Ho espresso la mia delusione per il fallimento del Consiglio nel concordare un meccanismo per individuare i responsabili dell'uso di armi chimiche - ha continuato - e lo esorto a colmare questa lacuna».

Berlino propone un format internazionale - In Siria serve «una soluzione politica» e la Germania «è pronta a partecipare a questo processo». Lo ha detto il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas, annunciando a Berlino, davanti alla stampa, l'iniziativa di «un format internazionale», concordato con Parigi, a questo fine.

Maas ha anche sottolineato che bisogna incalzare Mosca affinché «abbia un atteggiamento costruttivo». «Senza la Russia - ha aggiunto - una soluzione politica non può riuscire».

Dell'offensiva diplomatica internazionale per la soluzione politica del conflitto siriano, Maas ha parlato col suo omologo francese. Il ministro ha anche ribadito che i raid dei partner Nato siano stati «necessari e adeguati». «L'uso delle armi chimiche deve avere una fine e deve avere delle conseguenze», ha scandito. «Non possiamo abituarci», ha aggiunto, alle immagini dei bambini e dei civili attaccati con queste armi, proibite dal diritto internazionale.

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