Morte a Disney World: le immagini shock di una madre sfuggita al peggio
Un'ora prima che il piccolo Lane fosse trascinato via da un alligatore, un altro bambino stava giocando nello stesso punto
ORLANDO - La morte del piccolo Lane Graves, trascinato via da un alligatore mentre giocava nei pressi di un laghetto a Disney World, Orlando (Florida), ha scosso gli americani. Il dramma ha turbato particolarmente Jennifer Venditti Roye, madre del Massachusetts, che ha pubblicato su Facebook alcune foto scattate al figlio un'ora prima della tragedia che ha poi colpito i Graves.
Sempre sul Seven Seas Lagoon, nello stesso punto in cui è stato attaccato il piccolo Lane, stava giocando suo figlio. In un post pubblicato su Facebook, e condiviso oltre 200mila volte, la donna mostra il figlio con i piedi immersi nell'acqua. «Ho letto alcuni messaggi che criticano i genitori di Lane. Posso assicurare di non aver mai pensato agli alligatori mentre Channing era nell'acqua. È una piccola spiaggia, circondata da piscine, scivoli, un ristorante e un zona per il fuoco. Come pensare che un alligatore abitasse in questa area».
Poco dopo l'incidente mortale - «Ho scattato queste foto nello stesso punto esatto tra le 8 e le 8 e mezza, l'incidente è avvenuto alle 9 - si legge nel post -. Gli elicotteri hanno volato sulle nostre teste fino all'una del mattino». La donna vuole rendere esplicito il dramma vissuto dalla famiglia del piccolo, che non merita affatto, secondo lei, di essere incolpata di disattenzione. Il bambino, il cui corpo è stato trovato intatto, secondo gli inquirenti è morto annegato tra le fauci dell'animale.
Presto altre madri hanno cominciato a pubblicare le foto dei loro figli che giocano sulle rive del famoso lago. Kristen Howerton, in particolare, mostra un'immagine delle sue due figlie mentre costruiscono castelli di sabbia nel punto in cui Lane è stato spazzato via: «È facile accusare gli altri quando succede qualcosa di terribile. Vogliamo credere di essere migliori (...) Ma la verità è che le cose terribili capitano anche ai migliori genitori, che meritano la nostra empatia, non il nostro giudizio», ha commentato.
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