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UNIONE EUROPEA

Schengen, visti e passaporti: cosa cambia da domani (e per chi)

Entra in vigore il nuovo sistema d'ingresso e uscita informatizzato. Ma per i cittadini svizzeri e di altri paesi dell'AELS non ci saranno cambiamenti
Depositphotos (a_taiga)
Fonte ats
Schengen, visti e passaporti: cosa cambia da domani (e per chi)
Entra in vigore il nuovo sistema d'ingresso e uscita informatizzato. Ma per i cittadini svizzeri e di altri paesi dell'AELS non ci saranno cambiamenti

BRUXELLES - Domani entra in vigore il nuovo sistema informatico di ingresso e uscita (EES, per Entry/Exit System) nei 29 paesi membri dello spazio Schengen, che registrerà digitalmente, oltre agli ingressi e le uscite, i dati contenuti nel passaporto, le impronte digitali e le immagini facciali dei cittadini provenienti da paesi non membri dell'UE - il cambiamento non concerne la Svizzera e gli altri paesi dell'AELS - che viaggiano per soggiorni di breve durata negli stati membri.

Il nuovo sistema, che sostituisce le attuali procedure manuali (timbro sui documenti di viaggio), non si applicherà ai cittadini di UE, Svizzera, Liechtenstein, Islanda e Norvegia, ossia i quattro paesi membri dell'Associazione europea di libero scambio (AELS). Per la Confederazione è la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) a partecipare attivamente ai lavori d'attuazione del progetto.

L'entrata in vigore, spiega il Consiglio europeo, sarà graduale: i singoli paesi potranno introdurre il nuovo sistema solo in alcuni punti di confine. Dall'aprile dell'anno prossimo l'attuazione dovrà essere completata.

"Dobbiamo fare tutto il possibile per impedire ai terroristi e ai migranti irregolari di entrare illegalmente nello spazio Schengen. È fondamentale mantenere un controllo efficace sui cittadini di paesi terzi che entrano nello spazio Schengen, in modo da poter rafforzare la sicurezza alle frontiere esterne. Grazie a un sistema informatico a livello dell'UE, sarà più facile monitorare chi attraversa le nostre frontiere", ha sottolineato Rasmus Stoklund, ministro per la migrazione della Danimarca, che è presidente di turno dell'UE.

"Questo nuovo sistema di gestione delle frontiere - aggiunge il Consiglio europeo - rafforzerà la sicurezza dello spazio Schengen e contribuirà a prevenire la migrazione irregolare. Grazie alla registrazione digitale delle informazioni contenute nel passaporto e dei dati biometrici, l'EES sarà in grado di fornire informazioni in tempo reale sul rispetto del periodo di soggiorno autorizzato nello spazio Schengen. L'EES contribuirà inoltre a ridurre in modo significativo le frodi relative all'identità".

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