Ben Gvir: «Grave errore la distribuzione degli aiuti»

E attacca Netanyahu: «Ha evitato un voto sulla questione perché avevo la maggioranza per ribaltarlo»
TEL AVIV/GAZA - Fosse dipeso da lui, avrebbe continuato a mantenere il blocco degli aiuti alimentari, incurante della popolazione di Gaza affamata e allo stremo.
Lui è il ministro della Sicurezza nazionale (nonché leader del partito di destra radicale Otzma Yehudit) Itamar Ben Gvir, a cui non è andata giù la spallata decisionale del primo ministro Benyamin Netanyahu che - aggirando il voto di governo - ha dato istruzioni di riprendere la distribuzione di aiuti umanitari in tutta la Striscia di Gaza.
Per Ben Gvir, la forzatura del premier è stato «un grave errore». Lo ha detto a chiare lettere durante una riunione del suo partito: «Dobbiamo dire la verità all'opinione pubblica israeliana: questi aiuti, che raggiungono tutta la Striscia, finiranno anche nelle mani di Hamas».
E poi l'affondo contro il premier, accusato di aver evitato un voto sulla questione perché «sapevano che avevo la maggioranza per ribaltarlo».
Ha ribadito la sua opposizione all'invio di aiuti negli ultimi mesi e ha affermato che è necessario spiegare al presidente degli Stati Uniti Donald Trump che questi aiuti «mettono a rischio la vita dei nostri soldati» e «danno ossigeno ai nostri nemici».