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«Con un attacco deciso di Israele non sarebbe rimasto nulla»

Proseguono gli scambi a base di aspra retorica. Oggi, per Teheran, è il turno del presidente Ebrahim Raisi
keystone-sda.ch / STF (ABEDIN TAHERKENAREH)
Fonte ats
«Con un attacco deciso di Israele non sarebbe rimasto nulla»
Proseguono gli scambi a base di aspra retorica. Oggi, per Teheran, è il turno del presidente Ebrahim Raisi
TEHERAN - «L'attacco di rappresaglia dell'Iran contro Israele è stata un'azione limitata e punitiva contro il regime, ma se l'Iran avesse deciso di colpire Israele in modo più deciso, non sarebbe rimasto nulla». Lo ha affermato il presidente iran...

TEHERAN - «L'attacco di rappresaglia dell'Iran contro Israele è stata un'azione limitata e punitiva contro il regime, ma se l'Iran avesse deciso di colpire Israele in modo più deciso, non sarebbe rimasto nulla». Lo ha affermato il presidente iraniano Ebrahim Raisi durante un discorso in occasione della Giornata delle Forze armate che si celebra nella Repubblica islamica.

«Se i sionisti intraprenderanno qualsiasi azione contro i nostri interessi, la risposta dell'Iran sarà più dura», ha aggiunto, citato dall'IRNA.

Da parte sua il comandante delle forze aeree dell'esercito Hamid Vahedi ha avvertito: «Consigliamo ai nemici di non commettere alcun errore strategico, perché l'Iran è pronto a colpirli, soprattutto con i caccia Sukhoi-24, i bombardieri tattici supersonici russi».

Oltre ai Sukhoi-24, la forza aerea iraniana è dotata di caccia più avanzati ed è pronta a sferrare un tale colpo ai nemici, che non saranno in grado di compensare, ha aggiunto Vahedi, secondo quanto riferisce la TV di Stato.

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