Cerca e trova immobili
SPAGNA / SVIZZERA

Migranti: «Aumenta il tasso di mortalità in mare»

Nel Mediterraneo si è passati da un decesso ogni 38 arrivi nel 2017 a uno ogni 14 l'anno scorso
Keystone
Migranti: «Aumenta il tasso di mortalità in mare»
Nel Mediterraneo si è passati da un decesso ogni 38 arrivi nel 2017 a uno ogni 14 l'anno scorso
MADRID / GINEVRA - In termini assoluti, il numero dei migranti morti nel Mediterraneo centrale è più che dimezzato nel 2018 rispetto al 2017. Il tasso di mortalità in mare rispetto agli arrivi, tuttavia, è salito dras...

MADRID / GINEVRA - In termini assoluti, il numero dei migranti morti nel Mediterraneo centrale è più che dimezzato nel 2018 rispetto al 2017. Il tasso di mortalità in mare rispetto agli arrivi, tuttavia, è salito drasticamente: lungo la rotta Libia-Europa si è passati da un decesso ogni 38 arrivi nel 2017 a uno ogni 14 l'anno scorso.

Keystone

Il bilancio delle vittime è stato particolarmente pesante nel Mediterraneo occidentale, lungo la rotta verso la Spagna, dove il numero dei morti è quasi quadruplicato nel 2018 rispetto al 2017. È quanto emerge dal rapporto dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) intitolato 'Viaggi disperati' e anticipato da 'Repubblica'.

Keystone

Il rapporto rivela inoltre che in seguito ad un rafforzamento delle attività della Guardia Costiera libica, l'85% dei migranti tratti in salvo o intercettati nella cosiddetta Regione Libica di Ricerca e Salvataggio (SRR) sono stati portati in Libia, dove sono stati soggetti a «incarcerazione in condizioni spaventose». Per questo, un maggior numero di barconi hanno cercato di oltrepassare la SRR libica per sfuggire alla Guardia Costiera del Paese facendo rotta verso Malta o l'Italia.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE