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ITALIA

Diciotti, arriva la soluzione: nella notte scenderanno tutti

Si sblocca la "situazione" della nave con 137 persone attraccata da 5 giorni nel porto di Catania. Verranno ospitati da Albania, Irlanda e dalla Cei
Keystone
Diciotti, arriva la soluzione: nella notte scenderanno tutti
Si sblocca la "situazione" della nave con 137 persone attraccata da 5 giorni nel porto di Catania. Verranno ospitati da Albania, Irlanda e dalla Cei
CATANIA - «Gli immigrati della Diciotti sbarcheranno nelle prossime ore». Ad annunciarlo è proprio Matteo Salvini da Pinzolo, durante una festa della Lega.  La "soluzione" è arrivata nel corso della serata. «Ital...

CATANIA - «Gli immigrati della Diciotti sbarcheranno nelle prossime ore». Ad annunciarlo è proprio Matteo Salvini da Pinzolo, durante una festa della Lega. 

La "soluzione" è arrivata nel corso della serata. «Italia! Non possiamo sostituire l'Europa, ma siamo sempre qui, sull'altra sponda di un mare dove una volta eravamo noi gli Eritrei che soffrivano per giorni e notti nel mezzo del mare, aspettando che l'Europa si svegliasse! - aveva twittato il ministro degli Esteri albanese Ditmir Bushati -. Ieri l'Italia ci ha salvato e oggi siamo pronti a dare una mano».

Don Ivan Maffei, portavoce della Conferenza episcopale italiana (Cei), aveva inoltre spiegato all'agenzia di stampa ANSA: «La Chiesa italiana garantirà l'accoglienza ad un centinaio di migranti della nave Diciotti. L'accordo con il Viminale è stato raggiunto per porre fine alle sofferenze di queste persone in mare da giorni. I dettagli verranno definiti nelle prossime ore».

E proprio il Viminale ha chiarito la situazione: i migranti saranno portati in un centro a Messina, e poi cominceranno le operazioni di distribuzione che coinvolgeranno anche l'Irlanda.

Salvini indagato - Ill ministro dell'Interno italiano Matteo Salvini è indagato dai pubblici ministeri di Agrigento per la vicenda della nave Diciotti. Il leader della Lega deve rispondere di sequestro di persona, arresto illegale e abuso d'ufficio.

«Chi accusa l'Ue si spara sui piedi» - «I politici italiani devono mettere fine al gioco delle accuse, attaccare l'Ue significa spararsi nei piedi», dice il commissario Ue alle Migrazioni Dimitri Avramopoulos, in un'intervista a Repubblica. I migranti, sottolinea, «non sono nemici, non sono una minaccia per la sicurezza nazionale, sono solo persone vulnerabili e i governi hanno un imperativo umanitario ed etico da rispettare: bisogna sbarcarli e offrire loro assistenza e supporto».

La minaccia di sospendere i pagamenti al bilancio Ue? "Penso e spero sia stata solo una reazione politica dettata dall'istinto. La Commissione dice chiaramente 'no' alle minacce, non sono accettabili. Tutti i governi sono legalmente tenuti a rispettare gli obblighi che derivano dalla membership all'Unione. Obblighi giuridici, politici e morali".

«Abbiamo nelle nostre mani la salvaguardia del progetto europeo e i politici di tutti i Paesi, anche di quelli ai quali è chiesta solidarietà, devono essere responsabili»: «In sostanza - dice -, l'Italia deve accettare di sbarcare e identificare i migranti, anche con l'aiuto finanziario della Commissione e il pieno sostegno di Easo (Ufficio europeo di sostegno per l'asilo, ndr) e gli altri governi non devono lasciare Roma da sola, devono farsi carico dei richiedenti asilo», mentre i migranti economici «devono essere rimpatriati e a settembre proporremo di aumentare i poteri della Guardia costiera Ue e di rinforzare le regole europee sui ritorni proprio per rimandare subito gli illegali nel Paese di origine», conclude.

 

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