Cento anni fa moriva von Zeppelin, inventore dei dirigibili
BERLINO - Un secolo fa, domani, moriva il conte Ferdinand von Zeppelin, l'inventore del dirigibile rigido, dominatore dei cieli tra gli anni '10 e '30 del secolo scorso. Il successo ottenuto da queste grandi aeronavi dalla struttura rigida in alluminio rivestita esternamente di tela trattata, fu tale che il termine Zeppelin, che oltre al suo ideatore identificava anche la fabbrica tedesca che li produceva, è diventato sinonimo di dirigibile.
Il conte von Zeppelin era nato l'8 luglio 1838 a Costanza, nell'allora Gran Ducato di Baden, che poi confluirà nella grande Germania nel 1871. Entrato nell'esercito prussiano nel 1858, fu inviato nel 1863 come osservatore negli Usa, dove Nord e Sud erano in guerra ed entrambi gli eserciti facevano uso di palloni aerostatici per la ricognizione e dirigere l'artiglieria. Fu proprio negli Stati Uniti che fece il suo primo volo sul "più leggero dell'aria", diventandone un grande sostenitore. Tornato in Germania e congedato dall'esercito come generale, nel 1900 costruì il primo dirigibile rigido.
Il primo Zeppelin, l'"LZ1", lungo 128 metri e largo 11 e con 17 palloni interni pieni di idrogeno altamente infiammabile, aveva due piccoli motori Daimler a scoppio da 15 cavalli. Il 2 luglio 1900 LZ1 percorse 6 km in 17 minuti, con cinque persone a bordo, dando l'avvio all'era degli Zeppelin, tre anni prima del volo dei fratelli Wright. Nel 1908 von Zeppelin costituì la società che, fino al 1938, complessivamente costruirà 119 dirigibili. E nel 1909 diede vita alla prima compagnia aerea commerciale del mondo, la DELAG.
Proprio quell'anno, però, Louis Bleriot faceva la prima attraversata della Manica sul suo minuscolo aeroplano in legno e tela, dando inizio alla rincorsa tra più leggero e più pesante dell'aria.
Allo scoppio della prima guerra mondiale gli aerei erano ancora tecnologicamente arretrati, per cui toccò al dirigibile, fino ad allora utilizzato principalmente per il trasporto passeggeri, assumere il ruolo di ricognitore d'altura e soprattutto di bombardiere.
Gli Zeppelin tedeschi furono i più famosi in questo campo e anche i protagonisti della prima Battaglia d'Inghilterra. Dal 1914 al 1917 gli Zeppelin, autorizzati direttamente dal Kaiser Guglielmo II, bombardarono Londra e l'Inghilterra 44 volte, uccidendo 557 persone e ferendone 1358.
La tecnologia aeronautica però incalzava inesorabilmente e le lenti aeronavi piene di idrogeno infiammabile (gli Usa, unici produttori del meno infiammabile elio, non lo esportavano) divennero facile preda degli aerei e dal 1916 non furono più usate in prima linea.
Il conte Ferdinand morì l'8 marzo 1917 e non fece in tempo a vedere il declino militare delle sue creazioni e nemmeno le pesanti clausole imposte dal Trattato di Versailles contro gli Zeppelin, messi a terra.
I dirigibili tedeschi però conosceranno una nuova primavera nel dopoguerra grazie al genio pubblicitario del successore del conte, Hugo Eckener. Arrivi e partenze degli Zeppelin negli anni '20 e '30 erano sempre seguiti da fotografi e cineoperatori, mentre i radiocronisti li descrivevano per il pubblico a casa.
Per questo il 6 maggio 1937 il disastro vicino New York del più grande oggetto volante mai costruito, il dirigibile LZ129 Hindenburg orgoglio della Germania nazista, fu immortalato sulla pellicola e registrato "live".
L'incidente, costato la vita a 35 delle 97 persone a bordo, infranse la fiducia del pubblico nelle grandi aeronavi, anche se gli Zeppelin non avevano mai avuto incidenti gravi prima e, anzi, il Graf Zeppelin vantava oltre un milione e mezzo di chilometri di navigazione senza problemi.
Ancora oggi la convinzione rimane. Ma, grazie al progetto MAAT (Multibody Advanced Airship for Transport) che ha ricevuto il finanziamento Ue per studiare le concrete possibilità di un utilizzo moderno, ecologico ed efficace, i "vecchi" dirigibili potrebbero tornare di moda. Come piattaforme stratosferiche per il fotovoltaico e per le Tlc.




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