LECCO: Omicidio Rusconi, tre indagati

CALOLZIOCORTE - Dopo quattro anni di mistero fitto forse si fa luce sull’omicidio di Agostino Rusconi, 49 anni, l'impresario edile di Calolziocorte ucciso con un corpo contundente il 17 agosto del '98. Il pubblico ministero Carmen Pugliese ha iscritto tre persone nel registro degli indagati. Sull'identità dei sospettati il riserbo degli inquirenti è stretto: si sa soltanto che si tratta di tre conoscenti della vittima come del resto si sospettava già poche ore dopo la scoperta del delitto. Era il pomeriggio del 18 agosto di quattro anni fa, quel giorno Agostino aveva appuntamento con il fratello Giuseppe nel deposito di camion della sua impresa edile in viale De Gasperi 6. Fu dunque il fratello a fare la macabra scoperta: il volto del cadavere era stato orrendamente sfigurato. I carabinieri concentrarono l'attenzione sulle frequentazioni dell'uomo, che era uno degli imputati nel processo alla «Piovra» che strangolava le aziende del Lecchese con prestiti ad usura e che era anche coinvolto in vicende di droga (aveva ancora in corso un processo per spaccio in una pizzeria che gestiva a Ponte San Pietro). Ci si concentrò in particolare su una telefonate che la vittima aveva ricevuto al cellulare poche ore prima del delitto, che l'autopsia stabilì essere stato commesso tra le 21,30 e le 22,30 del 17 agosto. Poco prima l'impresario parlò al telefonino con qualcuno e poi disse alla moglie che doveva uscire. Non fece più ritorno.