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VARESE: Un volto alle ossa trovate nello stivale a Cavaria con Premezzo
È stato ricostruito al computer. Ma manca ancora il nome della donna probabilmente uccisa e sotterrata in un prato davanti alle scuole del paese. Il cadavere venne ritrovato da due bimbi che stavano giocando. E in attesa di una soluzione al giallo il Sostituto Tiziano Masini della Procura di Busto Arsizio, titolare dell’inchiesta, sarà ospite della prossima puntata di “Chi l’ha Visto” in onda su RaiTre.
VARESE: Un volto alle ossa trovate nello stivale a Cavaria con Premezzo
È stato ricostruito al computer. Ma manca ancora il nome della donna probabilmente uccisa e sotterrata in un prato davanti alle scuole del paese. Il cadavere venne ritrovato da due bimbi che stavano giocando. E in attesa di una soluzione al giallo il Sostituto Tiziano Masini della Procura di Busto Arsizio, titolare dell’inchiesta, sarà ospite della prossima puntata di “Chi l’ha Visto” in onda su RaiTre.
CAVARIA CON PREMEZZO –
Un volto per quell’ammasso di ossa rinvenute il 4 ottobre scorso in un prato di Cavaria con Premezzo (Varese) davanti ad una scuola elementare da due bimbetti che stavano giocando a pallone. Uno di loro diede un ...
CAVARIA CON PREMEZZO –Un volto per quell’ammasso di ossa rinvenute il 4 ottobre scorso in un prato di Cavaria con Premezzo (Varese) davanti ad una scuola elementare da due bimbetti che stavano giocando a pallone. Uno di loro diede un calcio alla palla colpendo, invece, uno stivale dal quale schizzò fuori un pezzo di gamba e aprendo di fatto un giallo ancora irrisolto. Se, infatti, gli investigatori sono riusciti a delineare un identikit della giovane donna verosimilmente ammazzata e fatta a pezzi, ancora non è stato possibile abbinare un nome a quello scheletro sepolto ad una 40ina di centimetri sotto terra. Ma la ricostruzione del volto è già di per se un importante passo in avanti per gli Inquirenti. A renderlo possibile una ricostruzione al computer tramite una tecnica modernissima che ha visto impegnati ben 4 esperti in medicina legale dell'Università Statale di Milano che si sono basati sui resti del cranio ritrovato insieme alle ossa del corpo: capelli castano chiari, lunghi sul collo e scalati sulla fronte e sulle orecchie, occhi castani, dentatura rovinata con parecchie carie e diastenia fra i due incisivi superiori, età fra i 20 e i 25 anni, altezza fra un metro e 60 e un metro e 65. Pare assodato che al momento del decesso la vittima di quello che è quasi certamente un omicidio portava almeno tre orecchini, di cui due a forma di fiore, un orologio con cinturino in plastica (oggetti rinvenuti nei pressi dello scheletro) e indossava un paio di stivaletti n* 38. Sempre accanto ai resti erano stati rinvenuti anche brandelli degli slip, dei collant e di un top abbinato a una minigonna. Nella borsa solo un portafogli vuoto e un flacone di profumo. In questi mesi gli Inquirenti hanno ricostruito anche la dinamica dell’omicidio: la giovane sarebbe stata accoltellata alla milza e poi rinchiusa in un sacco dell’immondizia sotterrato nel boschetto davanti alle scuole e luogo di ritrovo di tossici e disumanità assortita. Proprio in questo mondo potrebbe essere maturato il giallo il cui inizio è collocabile, secondo gli esperti che hanno analizzato gli aspetti antropologici, archeologici e botanici del cadavere e della buca nel terreno in cui era stata sepolta la ragazza di etnia caucasica, fra il 1995 e il 1998. E a far propendere per l’ipotesi che il delitto sai maturato negli ambienti della droga il fatto che sui capelli sono state trovate tracce di morfina. Tuttavia su questo punto bisogna attendere i risultati degli esami tossicologici che stabiliranno se la giovane facesse uso di droghe o meno. E in attesa di una risposta, il Sostituto Tiziano Masini della Procura di Busto Arsizio, titolare dell’inchiesta, sarà ospite della prossima puntata di “Chi l’ha Visto” in onda su RaiTre.
di Bob Decker
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