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MAFIA: Anche un comasco arrestato nell’Atto finale

La Dia di Milano ha prelevato dalla sua abitazione di Rovello Porro il 49enne Domenico Brescia
MAFIA: Anche un comasco arrestato nell’Atto finale
La Dia di Milano ha prelevato dalla sua abitazione di Rovello Porro il 49enne Domenico Brescia
ROVELLO PORRO – Anche un comasco è caduto nella rete dell’Atto finale, l’ultima maxi operazione dell’Antimafia di Milano contro le cosche della Comasina riconducibili al clan di Franco Coco Trovato e Pepè Flachi con stretti ...
ROVELLO PORRO –Anche un comasco è caduto nella rete dell’Atto finale, l’ultima maxi operazione dell’Antimafia di Milano contro le cosche della Comasina riconducibili al clan di Franco Coco Trovato e Pepè Flachi con stretti legami, attraverso la famiglia cermenatese dei Paviglianiti, in terra comasca. Gli agenti della Mobile meneghina sono giunti fino a Rovello Porro per “blindare” il 49enne Domenico Brescia che è stato portato al “Bassone” dove il Giudice dell’Indagine Preliminare di Como, Walter Vian, ha convalidato il fermo. L’uomo sarà ora messo a disposizione degli investigatori milanesi. Non è ancora ben chiaro quale siano gli addebiti nei suoi confronti. L’operazione, ne avevamo riferito ieri, ha permesso di far scattare le manette attorno ai polsi di ben 44 persone accusate a vario titolo di 28 omicidio e di altri 12 tentati. L’inchiesta coinvolge esponenti malavitosi riconducibili ai boss della ‘Ndrangheta Franco Coco Trovato e Pepè Flachi che, dopo la fine dell'egemonia di Renato Vallanzasca tra il 1987 e il 1992, avevano scatenato una guerra di mafia lasciando dietro se una lunghissima scia di sangue e morti ammazzati per il controllo ed il predominio dei traffici di droga ed armi. Tra gli indagati di questo “Atto finale” troviamo anche i nomi dei due superboss, oltre ad esponenti della criminalità siciliana, napoletana e calabrese. A breve ci sarà l’appuntamento con la Cassazione per il processo “Wall-Street”, dal nome del ristorante lecchese quartier generale di Coco, che permise ad inizio Anni ’90 di smantellare le cosche della criminalità organizzata insite in Lombardia.

UCCISI NEL NOME DI FRANCO COCO

2 luglio 1981 - Vittima: Francesco Urzì, ucciso a coltellate nel 4° raggio di San Vittore.

31 agosto 1987- Vittima: Savino Totaro, carrozziere pregiudicato, ucciso a colpi d'arma da fuoco in via Appiani 38.

18 giugno 1988 -Tentato omicidio di Michele Raduano, raggiunto da colpi d'arma da fuoco mentre esce dal ristorante “Il Peschereccio”.

16 luglio 1988 - Vittima: Walter Strambi, ucciso mentre sale in auto per andare a San Vittore, dove sarebbe dovuto rientrare perchè semilibero.

20 dicembre 1988 - Vittima: Pietro Russi, ucciso da un colpo d'arma da fuoco mentre sistema una cassetta di mele nel suo banco di frutta a Varedo.

26 gennaio 1989 - Vittima: Rubens Carbone, crivellato di colpi a bordo della sua Renault 5 mentre era fermo al semaforo tra le vie Ronzoni e Borromeo, a Cesano Maderno.

24 febbraio 1989 - Vittima: Rocco Carbone, assassinato a fucilate al volto mentre usciva da casa, in via Monte Grappa, a Lazzate.

19 aprile 1989 - Vittime: Achille Furiato e Maurizio Corti, pregiudicati, assassinati sulla statale Milano-Como mentre viaggiavano a bordo di una Golf.

16 giugno 1989 - Vittima: Antonio Pacileo, ucciso con alcuni colpi alla tersta e poi bruciato insieme alla sua auto alle «Cave», zona boschiva di Varallo Pombia.

27 giugno 1989 - Vittime: Carmelo e Antonio D'Amico, padre e figlio, assassinati a colpi di pistola mentre erano a bordo dello loro auto all'angolo tra viale Istria e via Cadore, a Vimercate.

16 ottobe 1989 - Vittima: Michele Raduano , assassinato in via La Spezia,a Milano, mentre era abordo della sua Renault 21.

27 novembre 1989 - Vittima: Francesco Mercuri, ucciso in casa sua, in via Veneto 44, a Cusano Milanino. mandò un suo esattore a sbrigare la pratica. E la cosa non piacque per nulla al boss Trovato.

16 dicembre 1989 -Vittime: Filippo Leone e Silvana Gerrini, marito e moglie, uccisi nel loro negozio di frutta in via Volta 82, a Senago.

11 aprile 1990 - Vittima: Umberto Mormile, educatore presso il carcere di Opera, ucciso sulla sua Alfa 33 lungo la provinciale Melegnano-Binasco.

13 aprile 1990 - Vittima: Alessandro Angri, massacrato a casa della convivente, in via Marconi 21, a Limbiate, dove era ai domiciliari.

25 aprile 1990 - Vittima: Giovanni Lombardo, ucciso in casa sua dopo un'animata discussione.

4 maggio 1990 - Vittime: Assunto Miriadi e Giovanni Tripodi, assassinati mentre su un'Alfa Romeo 164 via Passirano di Vimercate.

18 settembre 1990 - Vittima: Ciro Batti, uscì di casa e non tornò mai più. In realtà la sera stessa venne ucciso presso un capannone di Buccinasco.

16 ottobre 1990 - Vittima: Francesco Batti, padre di Ciro e fratello di Salvatore. Pure lui uscì di casa e non tornò mai più.

20 ottobre 1990 -Vittima: Pantaleo Lamantea, ucciso con 5 colpi d'arma da fuoco in via Capuana.

30 ottobre 1990 - Vittima: Iseo Massari, assassinato mentre fa benzina in un'area di servizio.

19 settembre 1991- Vittima: Michele Pascale, detto Michelone o' pazzo. ucciso mentre è seduto fuori da un bar.

31 gennaio 1992 - Vittima: Massimliano Lecchi, ucciso al posto della vittima designata, Giuseppe Leuzzi.

30 maggio 1992 - Vittima: Alfonso Veggetti, ucciso dopo una violenta sparatoria avvenuta nei pressi dell'abitazione del pregiudicato Matteo Palumbo.

6 settembre 1992 - Vittime: Ruggiero Dramore e Antonio Muto, uccisi da alcuni killer in un bar di Colonie Padane, a Cremona.

19 dicembre 1992 - Vittima: Antonio Dibisceglia, ucciso sotto casa della convivente, in via Sardegna. Dibisceglia era stato socio di Biagio Crisafulli nel traffico di droga, ma il loro rapporto si era incrinato.

di Bob Decker

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