VARESE: Muore dopo il parto, resta il mistero sulle cause

BRINZIO –Neppure l’autopsia ha chiarito al momento le cause che hanno portato al decesso di Raffaella Guadini, la giovane mamma di Brinzio (Varese) deceduta poche ore dopo aver partorito una bimba di quasi 4 chili. L’esame autoptico ha però chiarito che la donna non è morta a seguito di una emorragia interna come inizialmente ipotizzato ma che a stroncare la sua giovane vita potrebbe essere stata una embolia che avrebbe provocato un arresto cardiaco. Si tratterebbe di una embolia connessa al parto molto rara ma ritenuta non impossibile dagli esperti incaricati dalla Procura di svolgere tutti gli accertamenti necroscopici i cui responsi saranno meglio noti nei prossimi giorni. Per questa vicenda, ricordiamolo, sono stati iscritti sul Registro degli Indagati due anestesisti ed il ginecologo che hanno avuto in cura la paziente nelle fasi del parto. Se gli esami autoptici dovessero confermare l’ipotesi di un embolo formatosi nel liquido amniotico la posizione dei tre camici bianchi potrebbe anche alleviarsi. Per ora sono sotto indagine con l’ipotesi di omicidio colposo. È stata chiarita, invece, la causa del decesso di Amelia Compagnoni, la pensionata di 75 anni residente in via Rienza a Como deceduta pochi giorni dopo essere stata dimessa dal Sant’Anna dove era stata ricoverata a seguito di un incidente stradale: a stroncarla, lo ha stabilito l’autopsia svolta ieri e disposta dal Sostituto Roberto Arnaldi, è stato un infarto. Un responso che va ad alleggerire la posizione degli otto medici indagati e del giovane autista del furgone che aveva investito l’anziana donna. I suoi funerali si svolgeranno nella mattinata di domani presso la Parrocchia di Sant’Agata. Il mesto rito inizierà alle 10.45.