L'Argentina piange il suo ex presidente, è morto Nestor Kirchner

L'ex presidente argentino Nestor Kirchner (2003-2007) e marito dell'attuale capo di stato Cristina Kirchner, è morto in seguito a una crisi cardiaca a El Calafate (sud, Patagonia)
BUENOS AIRES - Gli argentini potranno dare l'ultimo addio a Nestor Kirchner, l'ex presidente morto oggi, domani nella Casa Rosada, il palazzo presidenziale di Buenos Aires, dove ormai da qualche ora si sono dati appuntamenti molti sostenitori dell'ex capo dello Stato.
Kirchner è deceduto stamani a El Calafate, nella Patagonia argentina (circa 2.700 km a sud di Buenos Aires). Il suo corpo sarà portato in un aereo nelle prossime ore nella capitale, hanno precisato fonti ufficiali, rilevando i numerosi messaggi di condoglianze che in queste ore stanno arrivando in Argentina.
A esprimere il proprio "sincero cordoglio" è stato per esempio il presidente Usa Barack Obama, il quale ha tra l'altro rilevato "l'importante ruolo svolto da Kirchner nella vita politica dell'Argentina", mentre il presidente brasiliano Lula ha sottolineato tra l'altro l'impegno dell'ex capo dello Stato argentino alla guida dell'Unione delle nazioni sudamericane (Unasur).
"L'America Latina è in lutto", ha d'altra parte detto Dilma Rousseff, candidata favorita alle presidenziali in programma in Brasile domenica. Sia quest'ultimo paese sia il Venezuela hanno annunciato tre giorni di lutto proprio per il decesso del presidente.
L'uomo chiave del paese - Nel maggio del 2003 era diventato presidente, incarico che mantenne fino al 2007, quando alla Casa Rosada andò sua moglie, Cristina Fernandez. Al centro del suo modello politico ed economico, così come di quello della Fernandez, c'era stato il tentativo di modificare e sradicare gli effetti del neoliberismo e di promuovere una strenua difesa dei diritti umani.
Qualche tempo fa aveva ripreso nelle proprie mani le redini del Partito Giustizialista (peronista), con il sostegno di tanti sostenitori e l'opposizione dei suoi numerosi 'nemicì, che lo tacciavano di autoritarismo e il cui obiettivo era quello di sbarrargli la strada che porta alla 'Casa Rosadà. Ormai da tempo Kirchner non nascondeva di voler tornare alla presidenza. Era infatti in testa nei sondaggi, con un 34/36% dei consensi.
Il leader peronista, affermano sostenitori e avversari, è morto proprio per lo stress provocato dalla sua grande passione per la politica. E per il potere, aggiunge qualche analista, sottolineando che Kirchner non ha mai frenato la propria attività, nonostante due chiari 'avvertimentì cardiaci: una operazione alla carotide in febbraio ed un'angioplastica in settembre.
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