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Austria: a processo Fritzl 'martirio' figlia in video

Austria: a processo Fritzl 'martirio' figlia in video
VIENNA - Dopo lo show di ieri dell'imputato, che si è lamentato per la sua infanzia difficile e ha barricato il volto dentro un raccoglitore per documenti, al processo a Josef Fritzl (73) a St. Poelten è stata oggi la volta della vittima: la f...
VIENNA - Dopo lo show di ieri dell'imputato, che si è lamentato per la sua infanzia difficile e ha barricato il volto dentro un raccoglitore per documenti, al processo a Josef Fritzl (73) a St. Poelten è stata oggi la volta della vittima: la figlia Elisabeth (43), segregata e violentata dal padre per 24 anni, che ha raccontato il suo "martirio" in un video di 11 ore mostrato in parte in tribunale.

L'udienza oggi si è svolta completamente a porte chiuse. Ieri Fritzl si era riconosciuto colpevole di segregazione, stupro e incesto ma non di omicidio colposo e riduzione in schiavitù. Oggi il portavoce del tribunale Franz Cutka ha confermato che la sentenza ci sarà giovedì e che domani l'udienza, con la perizia della psichiatra Adelheid Katener, sarà aperta al pubblico. A Fritzl vengono attestati piena facoltà di intendere e di volere ma anche gravi disturbi della personalità.

Ieri Fritzl, per non farsi fotografare, si era sempre nascosto il volto dietro un contenitore di cartone blu e sono proprio queste foto, con la sua nuca grigia e la calvizie, che hanno fatto oggi il giro del mondo. Secondo il suo legale Rudolf Mayer si è nascosto perché "si vergognava". Oggi invece si è fatto fotografare dall'agenzia austriaca Apa nella pausa pranzo.

Ieri il padre aveva raccontato con dovizia di dettagli della sua infanzia infelice con la madre che non lo voleva e lo picchiava. Ma l'intervento più forte è stato quello della giovane procuratrice Christiane Burkheiser che ha descritto il "martirio inimmaginabile" di Elisabeth durante 24 anni di schiavitù, violenze e aberrazioni inflittele dal padre nella sua cella sotto terra dove è stata costretta anche a partorire sette figli (di cui uno morto) in condizioni igieniche e psicologiche disumane. Un'altra sola persona, il fratello Harald, ha accettato di testimoniare, pure in video. I figli dell'incesto e la madre Rosemarie hanno fatto uso del loro diritto di non testimoniare. Intervistata giorni fa dal Sun, la madre aveva detto che la sua vita era distrutta.



ATS
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