COMO: L'assassino di Claudio è socialmente pericoloso

MARIANO C.SE.

Michele M., il giovane che uccise il bimbo albanese di Mariano Comense è socialmente pericoloso per turbe alla sfera sessuale. Lo hanno affermato quest’oggi davanti al Giudice Preliminare del Tribunale dei Minori dove è ripreso il processo nei confronti del giovane assassino, nel contempo divenuto maggiorenne. L’udienza di oggi è stata caratterizzata dal lungo intervento dei periti incaricati dallo stesso G.U.P. di stabilire se il ragazzo, reo confesso, fosse e quanto in grado di intendere e volere al momento dei fatti e quanto lo è allo stato attuale. E i periti non hanno avuto dubbi nel spiegare, in otto ore di udienza conclusasi in serata, la loro tesi: Michele è allo stato attuale capace di intendere e volere ma, come detto, resta socialmente pericoloso proprio per quei gravi disturbi di tipo psichico alla sfera sessuale che lo portarono ad uccidere il suo vicino di casa e amico di giochi. Lo si ricorderà: Michele invito Claudio Hoxha a salire sul motorino per fare un giretto. Lo portò in un bosco al confine con Arosio e qui quando il piccolo respinse le sue avance lo uccise a bastonate nascondendone poi il corpo con del fogliame. Venne arrestato pochi giorni dopo mentre da una cabina telefonica di Mariano Comense telefonava ai Carabinieri per dare indicazioni su dove trovare il cadavere. Non sapeva, però, che proprio i Militari avevano già addossato su di lui l’attenzione e il massimo dei sospetti. Il processo riprenderà dopo la pausa estiva, ovvero in settembre.