Omicidio di Federica, Victor confessa: "L'ho uccisa io"

MADRID - E' durata pochi giorni la fuga di Victor Diaz Silva, il giovane uruguayano accusato di aver ucciso Federica Squarise, la 23enne padovana scomparsa a Lloret del Mare e ritrovata morta lunedì scorso.
Fermato a Tarragona, 200 km da Lloret del Mar, l'uomo non ha opposto resistenza e ha confessato il delitto. Gli inquirenti stanno ora cercando di ricostruire tutta la dinamica dell'omicidio e il giovane è stato trasferito a Blanes dove sarà interrogato.
Per tutti noto con il soprannome di 'el Gordo', Victor è stato facilmente riconosciuto mentre camminava lungo le vie di Tarragona da un uomo che ha avvisato la polizia. A rendere riconoscibile il 28enne anche un grosso tatuaggio che esibiva sull'avanbraccio, un disegno presente nell'elenco dei segni distintivi in possesso della polizia.
Victor ha una fidanzata a Lloret del Mare dove lavora in un bar, il Beach&Friends, lo stesso che Federica e la sua amica erano solite frequentare. I tre avevano passato insieme la serata del 30 giugno, quella in cui si persero le tracce della giovane. Dopo aver festeggiato con un gruppo di amici, per la maggior parte italiani e sudamericani, Victor e Federica erano andati insieme alla discoteca Yates, come dimostrano le immagini delle telecamere di sicurezza sistemate davanti all'ingresso del locale.
Per la 'Mossos d'esquadra', la polizia regionale catalana, si sarebbe comunque trattato di un omicidio a sfondo sessuale: prima la violenza, poi la soppressione, forse perché Federica avrebbe opposto resistenza, ed infine l'occultamento del corpo, pare nel baule dell'auto di Victor, per poi gettarlo nel parco a Lloret. Una tesi avvalorata dalle ultime verifiche sul corpo di Federica dove sono state individuate tracce biologiche attribuite proprio all'Uruguayano
Adesso si cerca di capire se vi siano state altre persone coinvolte nell'omicidio di Lloret: la giovane padovana potrebbe essere stata violentata da un branco folle e qualcuno potrebbe aver aiutato Victor.
Ieri il padre della ragazza, Ruggero, da San Giorgio delle Pertiche (Padova), ha chiesto giustizia, anche estrema: "che gli facciano fare la fine che è stata fatta fare a mia figlia" ha detto. Ieri sera si e' pregato molto a Padova: un rosario tra i parenti si è svolto nella casa degli Squarise.






