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COMO: Carnini-Parmalat, matrimonio a metà?
O forse meno
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VILLA GUARDIA.
Niente fiori d’arancio alla Carnini di Villa Guardia che non si unirà in matrimonio con la Parmalat: l’Authority Antitrust ha infatti posto il suo veto all’acquisizione da parte della Società controllata da Callisto Tanzi del ...
VILLA GUARDIA.
Niente fiori d’arancio alla Carnini di Villa Guardia che non si unirà in matrimonio con la Parmalat: l’Authority Antitrust ha infatti posto il suo veto all’acquisizione da parte della Società controllata da Callisto Tanzi del 70% della industria lattiero-casearea comasca concedendole solo la possibilità di entrare nel pacchetto azionario con il solo 40%. La Commissione di Controllo guidata da Giuseppe Tesauro, dunque, ha confermato quella linea che già era emersa a fine dello scorso anno quando aveva bloccato le trattative fra i due colossi del latte in Lombardia ravvisando la possibilità di un monopolio nel settore da parte dell’industria di Collecchio. Un secondo “disco rosso” all’operazione commerciale nonostante la Parmalat abbia presentato un secondo piano rivisto e corretto di acquisizione dell’azienda comasca che del “fresco” ne ha fatto il suo portabandiera. Un piano che teneva conto delle indicazioni fornite proprio dall’Antitrust secondo cui superare la soglia del 35% potrebbe rappresentare il rischio di una “deviazione potenziale dei meccanismi della libera concorrenza. Non va dimenticato, infatti, che nel pacchetto Parmalat già rientra la Granarolo al 20,6% e presente sul mercato lombardo con buon successo di vendite mentre Carnini ne controlla il 22,7 il che vuol dire che i due Gruppi messi insieme detengono il 43,5 di Granarolo. Non va dimenticato che Parmalat controlla pure la Centrale del latte di Como con il marchio “Latte Brianza” e Carnini domina nel Varesotto e in Valtellina controllando pure la Centrale del Latte di Luino. Gli scenari che ora si aprono si prestano a mille ipotesi e di sicuro Mario Carnini non sembra voler invertire la sua marcia e di voler cedere il 70% dell’azienda. Sugli sviluppi molta attenzione viene prestata dal mondo delle vacche lombarde che, al momento, non sembrano volersi costituire in Comitato e neppure scendere in piazza.
di Bob Decker
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