COMO: Castello di Casiglio, tutto come previsto

ERBA.

Una vecchia canzone di Riccardo Cocciante recita: “Era già tutto previsto, anche l’uomo che sceglievi”. Rubando un pezzetto di questa frase potremmo dire che anche per la seconda asta per la vendita del Castello di Casiglio, a Erba, tutto è andato come previsto: il deserto assoluto questa mattina in Tribunale dove non si è praticamente svolta la vendita all’incanto del maniero erbese che nel ’90 ospitò anche la nazionale di calcio tedesca. E pensare che lo si poteva portare a casa con soli 12 miliardi come prezzo base, così come fissato dal curatore fallimentare del Gruppo Network, Francesco Corrado. Ed ecco che questa mattina alle 9.15 il Giudice fallimentare del Tribunale di Como, Giuseppe Nardecchia, per la seconda volta non ha potuto far altro che prendere atto del fallimento “astifero”. A questo punto cosa accade? Il Castello, o meglio la palla, passa di nuovo nelle mani di Nardecchia che dovrà fissare una nuova data per la terza asta fissando nel contempo anche un prezzo base più basso del 20% sul valore attualmente stimato dell’immobile. Tradotto: la prossima volta lo si potrà portar via con soli 9 miliardi e 600 milioni di lire. Nel prezzo è inclusa anche la sontuosa Villa Elena, un campo da calcio (lo stesso dove si allenarono i tedeschi per i Mondiali del ’90), una piscina, grande parco adatto per le nostre gatte. Da ricordare che al suo interno funziona senza alcun problema, invece, l’albergo gestito da Cesare Rocco e che da lavoro ad una trentina di persone.