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REGIO INSUBRIA: Sei buttafuori del "Nautilus" sotto inchiesta per rissa aggravata.

Intanto la società che gestisce il locale annuncia: "Chiudiamo" e spara bordate alle "Istituzioni cieche"
REGIO INSUBRIA: Sei buttafuori del "Nautilus" sotto inchiesta per rissa aggravata.
Intanto la società che gestisce il locale annuncia: "Chiudiamo" e spara bordate alle "Istituzioni cieche"
BUSTO ARSIZIO. Ci sono sei buttafuori della discoteca “Nautilus” di Cardano al Campo (Varese) finiti sotto inchiesta con l’accusa di concorso in rissa aggravata, la stessa che ha scatenato giovedì notte il duplice omicidio di Vittorio Torre...
BUSTO ARSIZIO.

Ci sono sei buttafuori della discoteca “Nautilus” di Cardano al Campo (Varese) finiti sotto inchiesta con l’accusa di concorso in rissa aggravata, la stessa che ha scatenato giovedì notte il duplice omicidio di Vittorio Torresin, 35enne di Fino Mornasco i cui funerali sono previsti per domani pomeriggio a Socco, mentre in mattinata sarà eseguita l’autopsia; e Stefano Di Strora, 23enne sposato e con una bimba di appena sei mesi, i cui funerali si sono svolti oggi a Crenna (Varese).Ad iscriverli sul Registro degli Indagati la Procura di Busto Arsizio alla luce degli sviluppi dell’inchiesta affidata al Sostituto Procuratore Loredana Giglio.Un aspetto, questo, di non poco conto nell’economia generale di quanto accaduto quella notte e che potrebbe essere un primo riscontro alle affermazioni di Salvatore Greco che anche durante l’interrogatorio davanti al Giudice Preliminare avvenuto ieri ha ribadito di aver sparato in un momento di paura e nel contempo di rabbia dopo aver visto brutalmente picchiare il figlio 15enne. In attesa dei prossimi passi investigativi, l’attuale proprietà della discoteca “Nautilus” annuncia la volontà di voler chiudere per sempre il locale. Intenzione annunciata a mezzo lettera inviata al Presidente del Sindacato dei Gestori Sale da Ballo, da Gemma Vedovato, Presidente della “Marina S.r.l.”, la società che gestisce quella che oramai è diventata in zona una presenza fin troppo scomoda.Nel documento non si lesina pesanti critiche alle Istituzioni che definisce cieche e demagogiche in un contesto normativo inadeguato.Inoltre si sottolinea di non voler più essere “ostaggio di giovani ingovernabili e genitori irresponsabili. I fatti verificatesi di recente – scrive Vedovato – mi hanno convinta che i nostri sforzi per offrire divertimento sicuro ai giovani sono certo importanti, ma da soli non possiamo vincere ciò che si annuncia come un'emergenza quotidiana. Ma soprattutto - conclude - questi giovani non sono certo peggiori dei loro padri, e l'episodio capitato nella mia discoteca lo dimostra”.
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