Nestlé Waters può continuare a commercializzare acqua Perrier

Un tribunale di Nanterre ha respinto la richiesta avanzata dall'associazione dei consumatori UFC-Que Choisir di vietarne temporaneamente la commercializzazione.
PARIGI - Nestlé può continuare a vendere Perrier in Francia come acqua minerale naturale. Un tribunale di Nanterre ha respinto la richiesta avanzata dall'associazione dei consumatori UFC-Que Choisir di vietarne temporaneamente la commercializzazione.
Il tribunale ha respinto le richieste dell'UFC-Que Choisir e condannato l'associazione al pagamento delle spese legali, secondo quanto riportato dalla decisione ottenuta dell'agenzia Awp questa sera. L'associazione dovrà versare 5000 euro (circa 4623 franchi) a Nestlé Waters e a due filiali, tra cui quella che gestisce il sito di produzione di Perrier a Vergèze, nel Gard.
All'inizio di giugno, l'UFC-Que Choisir aveva avviato una procedura d'urgenza presso il tribunale di Nanterre.
In un comunicato pubblicato a metà novembre sul suo sito, l'associazione denunciava «una vasta truffa ai danni dei consumatori» da parte della multinazionale, che «ha fatto ricorso a trattamenti di disinfezione vietati per cercare, senza alcuna garanzia, di arginare inquinamenti e contaminazioni batteriologiche regolari delle acque grezze che l'azienda prelevava nei suoi pozzi prima di imbottigliarle».
Tuttavia, Nestlé Waters ha continuato a etichettarle come "acque minerali naturali", nonostante non lo fossero più dopo i trattamenti. L'organizzazione sottolinea che «in media, un'acqua minerale naturale viene venduta a un prezzo 100-300 volte superiore a quello dell'acqua del rubinetto».
Come si ricorderà i media all'inizio del 2024 hanno rivelato l'uso, negli anni precedenti, di trattamenti vietati (ultravioletti, carbone attivo) negli impianti di imbottigliamento di Nestlé Waters. Secondo l'impresa - che riunisce in particolare i marchi Vittel, Perrier e Contrex - questo avveniva per garantire la sicurezza sanitaria delle acque.




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