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COMO. Ondata di arresti e fiumi di coca.

Le Fiamme Gialle hanno smantellato una banda di spacciatori che aveva conquistato il mercato del Porlezzese. in manette 7 persone residenti tra Bassa Comasca e Centro Lario.
COMO. Ondata di arresti e fiumi di coca.
Le Fiamme Gialle hanno smantellato una banda di spacciatori che aveva conquistato il mercato del Porlezzese. in manette 7 persone residenti tra Bassa Comasca e Centro Lario.
MENAGGIO. Ondata di arresti in Centro Lario e nella Bassa Comasca per un grosso giro di cocaina sventato dalla Guardia di Finanza di Menaggio al termine di indagini iniziate nell’ottobre scorso. 7 le persone finite in manette, tra cui una anche per...
MENAGGIO. Ondata di arresti in Centro Lario e nella Bassa Comasca per un grosso giro di cocaina sventato dalla Guardia di Finanza di Menaggio al termine di indagini iniziate nell’ottobre scorso. 7 le persone finite in manette, tra cui una anche per tentata estorsione, e altre 13 segnalate alla Prefettura come consumatori di droga. Le indagini sono iniziate dopo aver individuato una giovane coppia Luciano Nocera, 32 anni residente a Cirimido (con alle spalle anche un fascicolo nell’ambito dell’inchiesta sui “Fiori di San Vito”) e Antonio Fiuto, 32enne residente a Bregnano. La coppia, ritenuta a capo della banda, aveva allargato i propri affari dalla Bassa Comasca al Menaggino e al Porlezzese. Dapprima spacciando direttamente, poi attraverso intermediari reclutati in zona. Le indagini hanno portato al sequestro iniziale di quasi un etto di cocaina durante un posto di controllo a Laglio, dove era stata fermata una Peugeot 306 che è stata sottoposta a sequestro e sulla quale si trovavano Aurelio Pradelli, 35 anni e Giancarlo Greco di 25, entrambi di Carlazzo e finiti in cella a dicembre. Poi, attraverso numerose intercettazioni telefoniche è stato ricostruito l’organigramma della banda fino al blitz finale venerdì scorso con l’arresto, come detto, di 7 persone, tutte di età compresa fra i 30 e i 34 anni e residenti fra Carlazzo, Cirimido, Bregnano, Menaggio. In manette sono, così, finiti anche: Ivan Vaninetti, 34enne di Menaggio, Danila Benzoni, 31 anni (agli arresti domiciliari) e il marito Luigi Corigliano di 32 anni. I due coniugi sono titolari di un piccolo bar ristorante dove, secondo le accuse contestate ora dal P.M. Antonio Nalesso, non solo servivano pietanze e bevande, ma anche dosi di cocaina su richiesta dei clienti che provenivano anche dal Ticino. Il locale verrà sottoposto a chiusura temporanea per aver infranto le norme dettate dal Testo Unico della Legge di Pubblica Sicurezza negli esercizi pubblici. Per Danila Benzoni è scattata anche l’accusa di estorsione. Secondo quanto riferito dalla Guardia di Finanza, infatti, avrebbe più volte minacciato un tossicodipendente perché non in grado di effettuare i pagamenti. Dopo aver ricevuto parecchie telefonate ha deciso di rivolgersi alle Fiamme Gialle ed è stata tesa una trappola che ha consentito di recuperare anche la somma di 3 milioni di lire in biglietti da centomila, frutto dell’estorsione. Quasi tutti gli arrestati hanno alle loro spalle precedenti per traffico e spaccio di droga e costituivano la mente di un giro di cocaina in grado di fornire con cadenza anche giornaliera un’ampia platea di clientela. E’ stato calcolato che in pochi mesi siano stati piazzati sul mercato non meno di due chili e mezzo con trasporti dalla Bassa Comasca al Menaggino che avvenivano in media una volta alla settimana. Lo stupefacente veniva trasportato attraverso un sistema di auto staffetta per prevenire eventuali problemi con le Forze dell’Ordine. Il bilancio dell’operazione svolta dalla Guardia di Finanza di Menaggio parla anche di 13 persone segnalate alla Prefettura perché consumatrici di sostanze stupefacenti e di una 20ina di perquisizioni che hanno interessato la Bassa Comasca, il Centro e Alto Lario.
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