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REGIO INSUBRIA: Suora uccisa: Nessun "quarto uomo" ha colpito la religiosa assassinata da tre "annoiate"

I periti al termine della seconda autopsia durata 2 ore e mezza nel cimitero di Chiavenna escludono la partecipazione materiale al delitto di un adulto. Fuori dai cancelli, intanto, si è riunita una folla di persone che ha pregato per tutto il tempo dell'esame autoptico.
REGIO INSUBRIA: Suora uccisa: Nessun "quarto uomo" ha colpito la religiosa assassinata da tre "annoiate"
I periti al termine della seconda autopsia durata 2 ore e mezza nel cimitero di Chiavenna escludono la partecipazione materiale al delitto di un adulto. Fuori dai cancelli, intanto, si è riunita una folla di persone che ha pregato per tutto il tempo dell'esame autoptico.
CHIAVENNA. Più di due ore e mezza rinchiusi in una camera mortuaria del cimitero di Chiavenna blindata con, all’esterno, decine di persone riunite in preghiera. Tanto è durata questa mattina la seconda autopsia sul cadavere di Suor Maria Laura M...
CHIAVENNA. Più di due ore e mezza rinchiusi in una camera mortuaria del cimitero di Chiavenna blindata con, all’esterno, decine di persone riunite in preghiera. Tanto è durata questa mattina la seconda autopsia sul cadavere di Suor Maria Laura Mainetti, uccisa la sera del sei giugno scorso nel Parco delle “marmitte dei Giganti”. Due ore e mezza servite ai Dr. Carlo Goj e Andrea Gentilomo dell’Istituto di Medicina Legale di Milano per chiarire in parte alcuni dei dubbi che ancora restano avvolti nel mistero. Ben poco trapela dallo strettissimo riserbo degli inquirenti anche se da quanto si è potuto apprendere pare che si debba escludere definitivamente la partecipazione diretta e materiale al delitto di un “quarto uomo”, oltre alle tre 17enni reo confesse. In tal senso il Dr. Goj ha commentato all’uscita dal cimitero il lavoro appena svolto: “Il cadavere di Suor Maria Laura – ha detto il Medico – era ancora “leggibile” e questo ci ha consentito di evitarne il trasferimento a Milano e di compiere direttamente sul posto gli esami richiesti dalla Procura dei Minori del capoluogo lombardo e da quella ordinaria di Sondrio. L’autopsia – ha aggiunto il professionista – ha permesso, data la tipologia dei 19 tagli, di escludere definitivamente l’intervento materiale di una persona adulta, almeno durante le fasi del tremendo delitto. Inoltre – ha riferito il Dr. Goj – abbiamo potuto stabilire con certezza l’esatta posizione in cui si trovava Suor Maria Laura (pare confermato che fosse in ginocchio e con le mani giunte in preghiera), oltre al numero delle sassate alla testa e relative conseguenze. La salma è stata riesumata alle 10.00 in punto e portata direttamente nella camera mortuaria del cimitero dove è stata sottoposta alla nuova autopsia voluta, in particolare, dal Magistrato dei Minori di Milano, Maria Cristina Rota, per chiarire alcuni lati rimasti oscuri di tutta la vicenda. L’esclusione dei periti di un quarto uomo all’esecuzione materiale dell’omicidio, tuttavia, non chiarisce se vi è o meno coinvolta (a questo punto si ritiene almeno nell’organizzazione) una persona adulta e che, in qualche modo, abbia “manipolato” le menti delle tre cretine “annoiate”. Insomma il “Demonio” non è ancora stato inchiodato alle sue responsabilità. Nulla trapela dalle fitte maglie del riserbo che circonda gli Inquirenti, i quali continueranno a non dormire sonni tranquilli fino a quando non avranno messo la parola fine alle indagini che proseguono. E se già da subito i due periti tenderebbero ad escludere la presenza attiva e materiale sul luogo del delitto di una quarta persona, gli stessi, come ampiamente prevedibile, si sono presi due mesi esatti per stendere una dettagliata relazione che consegneranno poi ai Magistrati che seguono le indagini. Forse solo allora avremo la conferma che le tre ragazzine hanno agito o meno da sole. Resterà, comunque, da chiarire il solito punto: il più importante. L’efferato delitto è stato pensato e messo a punto in tutti i suoi diabolici dettagli soltanto da Valeria, Ambra e Milena? Un dubbio che, forse, rischia di restare tale per sempre. Intanto a chi già parla di canonizzazione di Suor Maria Laura arriva l’invito del Vescovo di Como, Mons. Maggiolini, alla riflessione e alla meditazione. “Dobbiamo avere – ricorda il Presule – l’assoluta certezza che Suor Maria Laura si è consegnata a Dio in ginocchio e con le mani giunte in preghiera”. Come giunte in preghiera lo erano quelle della folla radunatasi davanti all’insormontabile cancello chiuso del cimitero di Chiavenna. In preghiera per quasi tre ore. Dal momento in cui i necrofori hanno cominciato a scavare per tirar su la bara fino a quando il drappello composto dai Medici Legali e dagli Inquirenti, non si è allontanato dal posto.
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