Cindy Crawford: ama e odia il suo neo

La top model ha sempre avuto un rapporto conflittuale con il neo sul labbro superiore.
NEW YORK - Cindy Crawford non sa se odiare o meno il suo famoso neo.
La top model è diventata celebre per la silhouette perfetta e per il suo volto eclettico, reso ancora più interessante dal famoso neo sul lato superiore sinistro della bocca.
Ma ancora oggi, dopo anni di illustre carriera nella moda, Cindy ha un rapporto conflittuale con quel dettaglio del viso.
«Francamente se potessi ridisegnare il mio volto non so se includerei questo famoso neo!», ha dichiarato la modella a Gloss.
«È strano quando ritoccano le foto o le modificano. Magari gli altri non se ne accorgono ma io esclamo: “L'hanno modificato!” Il mio volto cambia completamente. Questa è una di quelle cose che mi manda fuori!».
Quando era ancora agli inizi della sua carriera, la Crawford aveva seriamente pensato di farsi togliere il neo. Le sue sorelle la prendevano sempre in giro per quella «brutta macchia» ma la madre le aveva sconsigliato la chirurgia plastica perché probabilmente sarebbe rimasta la cicatrice.
La star divenne poi una delle top model più pagate e celebri al mondo, ma all'epoca non aveva nemmeno preso in considerazione l'ipotesi di sfilare.
«La mia generazione non è cresciuta pensando di fare un giorno i modelli o le modelle. Magari fantasticavamo di diventare famosi come cantanti o calciatori ma io personalmente non ho mai pensato ad un carriera nella moda».
«Credo che le cose siano cambiate drasticamente grazie ad America’s Next Top Model, ad Instagram e ai selfie».
Dopo essere stata convinta a partecipare ad un sfilata di acconciature la Crawford ricevette grandi elogi, e da allora cominciò a vedere il suo futuro nella moda. Oggi la star è grata all suo «look internazionale», che le ha regalato popolarità in tutto il mondo.
Cindy lavora tutt'oggi ma si limita a pochissimi photoshoot.
«Il motivo per cui poso ancora è che se non lo facessi sarebbe una regressione continua perché mi vedo sempre in foto del passato».
«Ai miei tempi i social media non esistevano nemmeno per cui devo ancora farci il callo. A volte è divertente, ma altre volte è come se ci riducessimo a dei piccoli animali sempre affamati, un po' come i Tamagotchi».
© Cover Media




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