Cerca e trova immobili
ITALIA

Belen Rodriguez: "Essere bella è un lavoro"

La showgirl fa di tutto per mantenere il suo aspetto fisico al top
Cover Media
Belen Rodriguez: "Essere bella è un lavoro"
La showgirl fa di tutto per mantenere il suo aspetto fisico al top
MILANO - «Il mio trucco è mangiare pulito sempre, se mangio schifezze mi sento male, mi sembra addirittura di puzzare. Per me essere bella è un lavoro. Ma me lo porto anche a casa». Così riassume Belen Rodriguez ...

MILANO - «Il mio trucco è mangiare pulito sempre, se mangio schifezze mi sento male, mi sembra addirittura di puzzare. Per me essere bella è un lavoro. Ma me lo porto anche a casa». Così riassume Belen Rodriguez nell’intervista a Vanity Fair il suo rapporto con il fisico.

«Mai ciabatte, mai maglioni, mai flanella: quelle robe sciatte che rovinano i matrimoni. Stare a casa in pigiama sarà comodo, ma poi ovvio che tuo marito si guarda in giro», aggiunge la showgirl da poco diventata mamma del piccolo Santiago.

«Il mio lavoro è mostrarmi. Dovrei chiudere Santiago in uno sgabuzzino? Sono una madre stupenda, e cresco mio figlio come mi pare. Lo porto spesso con me. Se no non lo vedrei mai. Ma sa perché tutti mi criticano? Perché sono felice e ricevo un sacco di proposte di lavoro».

Nonostante la vita mondana, la Rodriguez preferisce trascorrere le sue serate lontano dai riflettori. «Non vado in discoteca, non ceno fuori. Non per fare la brava, ma perché non sopporto l’ambiente. Io sono sempre fidanzata, e all’antica. Ti corteggiano se ti fai corteggiare».

© Cover Media

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE