Grande Fratello: lo sfogo di Fabiano Reffe, accusato di sfruttamento della prostituzione

L'ex gieffino della sesta edizione dovrà vedersela con il tribunale e dichiara: "Sono innocente"
L'ex gieffino della sesta edizione dovrà vedersela con il tribunale e dichiara: "Sono innocente"
CECCANO - Non sono finiti i guai per Fabiano Reffe, ex gieffino al centro di un'inchiesta per associazione a delinquere (dalla quale è stato prosciolto), sfruttamento della prostituzione e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.
Lui si difende così: "Le indagini erano cominciate già durante il "Grande Fratello" e "Uomini e Donne". Io ho solo accettato di fare quel lavoro (il bodyguard) per pochissimo tempo e mi sono ritrovato coinvolto in tutto questo. Non c'entravo assolutamente niente. Quando è uscita questa storia in famiglia siamo stati male, anche perché i giornali hanno sparato a zero. Mia madre è una donna che non dovrebbe stare neanche in questo mondo, ha scelto una sua strada, una vita di chiesa. Ama la fede, come me, ma lei pratica e io no. Prega e vive per la famiglia. La cosa che mi fa male è vedere soffrire lei e i miei familiari. Sparano sentenze sui giornali e in televisione senza aspettare quella del tribunale. Comunque questa è l'Italia e non possiamo cambiaria. So di essere innocente al mille per mille, quei reati non mi appartengono. Non vedo l'ora che giunga la sentenza. Per me, per la mia famiglia e per tutte le persone che sono nella mia situazione. Sono innocente, confido nella giustizia italiana".






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