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Insinna e la paternità mancata: «Per mio figlio non ci sarei stato»

Il conduttore parla della scelta di non diventare padre
IMAGO / ZUMA Wire
Insinna e la paternità mancata: «Per mio figlio non ci sarei stato»
Il conduttore parla della scelta di non diventare padre
ROMA - Solitamente molto riservato, Flavio Insinna ha parlato al settimanale Oggi di un argomento molto delicato, ovvero della sua scelta di non volere figli. Una decisione strettamente legata alla vita professionale di Insinna, nato come attore e po...

ROMA - Solitamente molto riservato, Flavio Insinna ha parlato al settimanale Oggi di un argomento molto delicato, ovvero della sua scelta di non volere figli. Una decisione strettamente legata alla vita professionale di Insinna, nato come attore e poi diventato un presentatore tv di successo. «Perché non ho avuto figli? Me l’ha come imposto un istinto quasi animale: avendo avuto una famiglia fantastica, non volevo costruirne una 'monca'. Con un papà assente, che parte e riparte, e non c’è quando i figli studiano, giocano, crescono».

E alla domanda se si fosse pentito, Insinna spiega che «pentito non è il participio passato giusto. Tornando indietro, una chance in più me la sarei data per provare a vincere paura degli aghi e fare il medico come mio padre. E se avessi fatto il medico, avrei avuto dei figli». Una decisione che anche la compagna Adriana Riccio pare condividere.

Insinna si proclama innamoratissimo e parlando della sua donna dice che: «Non sono al livello di Adriana, non lo sarò mai, ma vorrei che un pochino del mio sorriso arrivasse a lei, non vorrei essere la parte che prende e basta. Sono come Jack Nicholson in "Qualcosa è cambiato": lei mi dà quella voglia di prendere le pillole per essere un uomo migliore». 

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