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Kim Kardashian si fa scortare da 25 guardie del corpo

La socialite, in occasione di un party nel weekend, era circondata da un vero "esercito"
Foto Bang ShowBiz
Kim Kardashian si fa scortare da 25 guardie del corpo
La socialite, in occasione di un party nel weekend, era circondata da un vero "esercito"
LOS ANGELES - Kim Kardashian pare abbia assunto ben 25 guardie del corpo per farsi scortare ad una festa. La star 35enne - per evitare ogni pericolo - avrebbe infatti messo insieme una vera e propria "squadra di polizia" per l'evento mondano, s...

LOS ANGELES - Kim Kardashian pare abbia assunto ben 25 guardie del corpo per farsi scortare ad una festa.

La star 35enne - per evitare ogni pericolo - avrebbe infatti messo insieme una vera e propria "squadra di polizia" per l'evento mondano, svoltosi sabato sera alla Revolve House, negli Hamptons.

Entrando nella location, un bodyguard avrebbe dichiarato ad un membro dello staff: «Ho una pistola. È nascosta nella mia caviglia».

Una fonte ha poi aggiunto al New York Post: «25 guardie del corpo sono state assunte solo per questo evento. Erano degli agenti non in servizio. Ha praticamente ingaggiato una piccola squadra di polizia».

Kim ha preso parte alla festa con il suo migliore amico Jonathan Cheban e documentato la serata su Snapchat. «Hey ragazzi, noi siamo pronti per il decollo! Stiamo andando al Revolve Party negli Hamptons!» - ha scritto la moglie di Kanye West.

Ad un'immagine in cui si vede la sua make-up artist applicarle del trucco, la stravagante star americana ha aggiunto: «Non è facile truccarsi in aereo».

Nonostante si sia fatta scortare da agenti a mano armata, Kim - parlando della facilità con cui negli Stati Uniti si può entrare in possesso di pistole e altre armi da fuoco - ha recentemente dichiarato: «Bisogna avviare un controllo delle armi. Io non tengo nessun tipo di arma da fuoco a casa mia. Mi fanno paura. Se potessi fare qualcosa per il mondo, sarebbe questa la prima cosa di cui mi occuperei. Non sono una persona a cui piacciono le pistole e nel nostro paese non ci sono delle leggi abbastanza severe».

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