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È tutta in remoto la Global Game Jam ai tempi del Covid

La 48 ore per fare un game sarà tutta su Discord: «Una sfida? Non per forza, ma mancherà di sicuro l'elemento umano»
Deposit/GGJ
È tutta in remoto la Global Game Jam ai tempi del Covid
La 48 ore per fare un game sarà tutta su Discord: «Una sfida? Non per forza, ma mancherà di sicuro l'elemento umano»
LUGANO - Tre giorni per creare da zero un videogioco, questa è la Global Game Jam, iniziativa - appunto - globale che torna ancora una volta in Svizzera e in Ticino. L'evento, che partirà venerdì 29 gennaio sera fino a domenica 3...

LUGANO - Tre giorni per creare da zero un videogioco, questa è la Global Game Jam, iniziativa - appunto - globale che torna ancora una volta in Svizzera e in Ticino.

L'evento, che partirà venerdì 29 gennaio sera fino a domenica 31 gennaio, è organizzato con la collaborazione tra il Dipartimento tecnologie innovative (Dti) della Supsi, la Swiss Game Developers Association (Sgda) e inGAME (Ated – ICT Ticino) con il supporto di Raiffeisen.

Solitamente svolto in loco, nella sede di Manno, questa volta la Game Jam si riproporrà in una versione a distanza, in pieno rispetto delle norme anti-coronavirus.

L'obiettivo, conferma l'organizzazione, è quello di «creare un momento d'incontro e condivisione destinato a un pubblico ampio dotato di creatività e passione per i videogiochi». Per questo l'appello a partecipare, previa iscrizione, è per i creativi in generale, programmatori, grafici e musicisti. 

All'inizio della Jam, come ogni anno, verrà svelato il tema da seguire e poi si procederà alla composizione dei vari team, distribuendo le abilità dei partecipanti in maniera il più possibile omogenea. Al termine del fine settimana i diversi progetti verranno poi valutati e premiati.

Quella di fare tutto in remoto non è tanto una sfida, quanto un compromesso inedito che di sicuro cambia il carattere dell'evento: «Visto il background da appassionati in tecnologia dei partecipanti non pensiamo che ci saranno particolari sfide o problemi di comunicazione», ci spiega Stefano Maccarinelli della Sgda, «utilizzeremo Discord che è un tool molto noto, soprattutto fra i videogiocatori».

Nel regno della tecnologia quello che finirà per mancare, ne è convinto Maccarinelli, è l'elemento umano: «Oltre al prodotto finito, l'obiettivo della Jam è quello di diventare un punto d'incontro, il fatto che verrà a mancare il contatto, possibilità di vedersi di persona è la cosa più strana. Speriamo che anche in questo formato digitale possa restare anche dopo quella connessione che si crea fra i partecipanti durante la due giorni di lavoro e che può portare a ulteriori progetti».

Per info e iscrizioni rimandiamo alla pagina svizzera della Global Game Jam.

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