Vuoi sentirti libero? Lanciati nudo col paracadute
È iniziato tutto come un rituale, ma ora i membri del SANS non riescono più a farne a meno. Fra loro uno svizzero
NEW YORK - Adrenalina ed estrema voglia di libertà, e perché no? Anche un pizzico di esibizionismo. Questi sono gli ingredienti del paracadutismo nudista, un movimento che sta prendendo piede in tutto il mondo.
Jeff Dawson è il fondatore della s.a.n.s., Società per l’avanzamento del paracadutismo nudista. Tutto è iniziato come un rituale: «Una volta fare 100 lanci era un traguardo importante, e così si iniziò a festeggiare questo risultato lanciandosi nudi. Io ho continuato a fare un lancio senza vestiti ogni mese». Oggi Jeff è al 670esimo salto come nudista e non ha intenzione di fermarsi.
I commenti di chi ha provato sono pieni di entusiasmo: «È come iniziare una nuova vita». Oppure: «C’è molta pace, è liberatorio». Ovviamente il fatto che non si indossino i vestiti non vuole dire che non si debbano seguire le basiche norme di sicurezza, come avere un caschetto. «E bisogna fare molta attenzione ai gioielli di famiglia», chiude Dawson con un grande sorriso.
E fra chi ha già provato questa esperienza sul sito ufficiale si trova anche uno svizzero. N. Cronin ha già riportato di aver eseguito tre lanci: nel primo era l’unico senza vestiti, negli altri aveva dei compagni in versione adamitica. I suoi salti sono stati fatti anche su territorio elvetico, a Gruyeres e Yverdon.




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