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L'azienda vinicola «Il Pollenza» si presenta

L'azienda vinicola «Il Pollenza» si presenta
di Luigi Bosia   MILANO - Presso il famoso ristorante Bice di Milano, il conte Aldo Brachetti-Peretti, proprietario dell'azienda vinicola «Il Pollenza», ha incontrata la stampa locale per degustare gli eccellenti vini della sua azienda ...
di Luigi Bosia
 
MILANO - Presso il famoso ristorante Bice di Milano, il conte Aldo Brachetti-Peretti, proprietario dell'azienda vinicola «Il Pollenza», ha incontrata la stampa locale per degustare gli eccellenti vini della sua azienda marchigiana.
 
La degustazione ha preso il via con il Cosmino Igt Marche 2002 (cabernet sauvignon e merlot) dal colore rosso rubino compatto, di eccellente ampiezza gusto-olfattiva; era seguito da Il Brachetti Igt Marche 2003 (pinot noir in purezza), un vino di gran carattere e potenza; quindi il Pollenza Igt Marche 2001 (cabernet sauvignon, sangiovese e merlot), con tannini estremamente eleganti, regala al naso note di amarena, mora e ribes, speziato da toni di vaniglia, pepe e chiodi di garofano.
 
Ha chiuso la sequenza il Pius IX 2003 (Traminer aromatico e sauvignon blanc), un vino bianco dolce di colore dorato intenso, pieno, cremo so e persistente al palato.
 
I vini del Pollenza nascono nella verde campagna marchigiana, terra di antichi borghi dove, la famiglia del conte Brachetti-Peretti, acquistò più di venti anni fa una proprietà con un bellissimo edificio del '500 disegnato dal Sangallo.
 
La principale attività della famiglia è oggi nel mondo petrolifero, ma il conte BrachettiPeretti, grande amante della campagna e della terra, decise in seguito di trasformare parte dell'antica proprietà in azienda vitivinicola con annesse coltivazioni di vitigni internazionali quali cabernet sauvignon, cabernet franc, merlot, pinot noir, petit verdot, gewürztraminer, syrah e di vitigni autoctoni come trebbiano e sangiovese.
 
La famiglia è di origini antichissime, risalenti al 13° secolo e vanta nel suo albero genealogico la presenza di un grande Papa, S.S. Pio IX Mastai Ferretti, ultimo Papa Re.
 
La cantina, tecnologicamente molto avanzata, assicura la produzione limitata di vini di grande qualità, curata dalle abili mani dell’enologo di fama internazionale Giacomo Tachis (vedi), da Umberto Trombelli e dal tecnico siciliano Vincenzo Melia.
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