Il bue che dà del cornuto all'asino
Gli USA criticano la Svizzera nel loro annuale rapporto sui diritti umani
Nel loro annuale rapporto sul rispetto dei diritti umani nel mondo, gli USA constatano che in Svizzera vi è violazione della libertà religiosa e discriminazione dei musulmani. La critica è evidentemente rivolta all'accettazione, lo scorso 29 novembre, dell'iniziativa contro l'edificazione di minareti. Di quest'accusa, non si può che ripetere una cosa: essa è completamente falsa in quanto il divieto di edificazione dei minareti non limita in alcun modo la libertà di religione dei seguaci di Maometto; questo lo capiscono tutti quelli che ragionano con un po' di buonsenso e che non indossano il paraocchi ideologico.
Mi preme però porre l'accento su questo rapporto ed esprimere tutte le mie perplessità sull'integrità morale del paese che lo stila. Vogliamo parlare di chi discrimina veramente i musulmani? Vogliamo parlare delle invasioni dell'Afghanistan e dell'Iraq con motivazioni fittizie e inventate di sana pianta? Vogliamo parlare delle nequizie commesse dai soldati americani in questi paesi?
C'è poi un ulteriore punto che mi urta: perché gli USA si arrogano il diritto di stilare questo rapporto quando sono loro i primi a non rispettare i diritti dell'uomo in casa propria? Ci vuole proprio una gran faccia di tolla, quando fino all'altro ieri negli USA bianchi e neri erano rigorosamente separati, quando le violenze della polizia americana sono all'ordine del giorno, quando l'inchiostro della firma sul documento che ordina la chiusura di Guantanamo non è ancora asciutto (ordine che peraltro non si è ancora concretizzato)! Mi sembra un po' la storia del bue che dà del cornuto all'asino!
Non credo che dobbiamo imparare il rispetto dei diritti umani da un paese simile; credo che questo ergersi a paladini dei diritti umani nel mondo intero non sia altro che una delle tante forme dell'imperialismo americano.
