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Ultimi biglietti per "Madama Butterfly" di Puccini al Cittadella

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Ultimi biglietti per "Madama Butterfly" di Puccini al Cittadella
LUGANO - Terzo appuntamento a Lugano con la rassegna "Incontra L'Opera". Dopo aver presentato a dicembre "Il Barbiere di Siviglia", e in gennaio "Il Trovatore", il Teatro dell'Opera di Milano, ideato e diretto ...

LUGANO - Terzo appuntamento a Lugano con la rassegna "Incontra L'Opera". Dopo aver presentato a dicembre "Il Barbiere di Siviglia", e in gennaio "Il Trovatore", il Teatro dell'Opera di Milano, ideato e diretto da Mario Migliara, torna al Cittadella di Lugano, sabato 26 febbraio, per portare in scena la "Madama Butterfly" di Giacomo Puccini.

Regia - Se si parte dal concetto di farfalla, alla sua breve esistenza e alle sue fasi, osserviamo un fenomeno tra i piu singolari: quella della vestizione e del conseguente cambio di personalita del minuscolo animale che lo esegue. La chiave di lettura di Madama Butterfly, l’Ikebana, vista nella sua trasformazione diventa nei secoli elemento letterario importante per evidenziare la difficoltà che esiste tra interiore ed esteriore, la non accettazione di qualcosa che muta o anche solo per quello che gli altri osservano e giudicano nella trasformazione e nelle nuove forme ottenute.

Questi concetti diventano elementi dominanti in una regia dove la spoliazione di una casa e la determinazioni degli ambienti in una visone frontale delimitate da uno stagno dai colori mutevoli. Cio che è interno alle pareti, diventa esteriore e si manifesta con una computezza quasi rituale. Gli oggetti una casa esigua e minuscola  sono di un design povero ed essenziale, un design che fa mutare di aspetto, a seconda delle posizioni assunte dai protagonisti, l’ambiente domestico che nel suo accogliere non riesce a definirsi casa.

Il fulcro di butterfly sta nel gigantesco portale a griglia che rende ancora piu esigua la falsa intimità della casa, nei chiaroscuri che si leggono sui volti, quasi dei segni indelebili delle loro passioni solo velate da pareti sottili. Un ambiente che muta sia cromaticamente che a seconda di questa spaziatura, quattro ambienti che come origami racchiudono i protagonisti e le loro illusioni in una prigione impalpabile e un corollario sentimenti collocati in una impietosa ribalta.

Le Scene - La macchina scenica che da sempre contraddistingue ogni produzione di Teatro dell’Opera è meno svelata nello svolgimento di Madama Butterfly, dove l’illusione della protagonista si legge sulla struttura della casa, in continua possibilita di variazione. I piani della struttura scenica servono a leggere la dimensione intima dell’amore per Pikerton ma anche l’estrema fragilità.

Nella parte destra le pareti a piani sovrapposti dove si stagliano le proiezioni , si modificano a vista e permettono di leggere la fragilità della relazione con Pinkerton e basata su effimere decorazioni. È proprio nella mutevolezza delle immagini che avvengono sulla superficie delle pareti che si ottempera la meraviglia dell’ Ikebana, immagini che hanno la fragilità di un pizzo e l’inconsistenza di una relazione amorosa nel suo perenne mutarsi legato al desiderio.

Lo stagno rappresenta un ulteriore momento naturale fittizio e il piano di svolgimento dell’opera è orizzontale: gli artisti si muoveranno quasi su una passerella. Butterfly diventa cosi vittima e inconsapevole macchina per il movimento di qualcosa che muta con lei, pienamente visibile e in luoghi deputati frontali evidenziati da luci tagliate quasi filtrassero da pareti inconsistenti.

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