Aprirà i battenti il 21 novembre e resterà fruibile fino al 18 maggio. Tante, e diverse, le opere unite da un unico fil-rouge.
LUGANO - Un'esposizione sulla rappresentazione del clima, vergata dall'uomo, per accompagnare il festival diffuso “L'Uomo e il Clima” che animerà il territorio luganese fino a maggio 2025.
A ospitarla saranno le sale del Museo delle Culture (Musec) di Lugano. L'esposizione, confermano gli organizzatori: «esplora alcuni momenti particolarmente significativi connessi al cambiamento climatico che hanno segnato la storia umana. L’obiettivo è evidenziare la preziosità e l’eccezionalità del clima in cui viviamo da circa 10'000 anni e che ha permesso il fiorire della civiltà, contribuendo in tal modo a promuovere la messa in atto delle misure necessarie per preservarlo. È così proposto un viaggio a ritroso nel tempo, che conduce dall’attuale fase di riscaldamento globale sino all’ultima glaciazione (tra 110'000 e 11'700 anni fa), vale a dire il periodo climatico che vide la maturazione cognitiva della nostra specie».
Un'esposizione che unisce la testimonianza documentaria a quella artistica, fra foto d'epoca, cimeli, stampe e scorci paesaggistici.
Il Festival
Intrecciando antropologia, scienze della Terra, scienze naturali, arte, cinema e fotografia, il festival diffuso «L’Uomo e il Clima» intende dare una visione d’insieme sulla complessa
tematica dei cambiamenti climatici. Oltre al MUSEC, il Festival coinvolge sette associazioni e istituzioni attive sul territorio luganese che propongono eventi in programma a Lugano tra novembre 2024 e maggio 2025.
Nata da un’idea di Gianluca Bonetti, l’iniziativa è organizzata e coordinata dall’omonima Associazione che si avvale della collaborazione di Clara
Caverzasio dell’Associazione Trame e dell’accompagnamento scientifico di Cristian Scapozza, responsabile del Centro competenze cambiamento climatico e territorio della
SUPSI-Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (Dipartimento ambiente costruzioni e design).
Per maggiori informazioni rimandiamo al sito web del Festival.