La rassegna cinematografica si terrà dall'11 al 14 ottobre e includerà 9 pellicole presentate al Locaro Film Festival
LOCARNO - Si consolida il legame tra Locarno e Milano. Il cinema Arlecchino proietta infatti 9 pellicole presentate al Locarno Film Festival dall'11 al 14 ottobre. Presenti molti cineasti e attori, assieme al direttore del festival Giona A. Nazzaro: «Un legame importante unisce Milano e Locarno; un legame fatto di immagini e cinema, e di progetti nel segno del futuro e del piacere dell’invenzione. Una storia importante, che quest’anno s’arricchisce di un programma variegato e audace come nella tradizione del nostro festival. Autori giovani che con sguardo lucido interrogano il presente cercando nuove forme di vita», si legge in un comunicato odierno.
Quattro pellicole provengono dal Concorso internazionale. A iniziare dal vincitore del Pardo d’Oro, il lituano "Toxic" (Akiplėša) – un racconto di formazione folgorante e fuori dai canoni – che vedrà la presenza della regista Saulė Bliuvaitė, in conversazione con Nazzaro.
Il regista francese Virgil Vernier incontrerà il pubblico in occasione della proiezione del suo "100,000,000,000,000", una storia di sogni, speranze e paure che coinvolge un gigolò e la dodicenne Julia.
Il direttore della kermesse presenterà in sala "By the Stream", del maestro coreano Hong Sangsoo: un film che affronta i temi del teatro, dei rapporti familiari e del tempo che scorre.
Lo svizzero "The Sparrow in the Chimney", un lungometraggio che tratta del difficile rapporto tra due sorelle durante una riunione familiare dai toni apocalittici, sarà introdotto dal regista Ramon Zürcher insieme al produttore Silvan Zürcher.
Tre sono i titoli che provengono, invece, dal Concorso cineasti del presente. Anche in questo caso sarà possibile vedere il vincitore del Pardo d’Oro della sezione, ovvero "Holy Electricity": un racconto che tratta di alienazione, amicizia e bisogno di intimità.
"Foul Evil Deeds" di Richard Hunter è una raccolta di storie sulla cattiveria dell'essere umano, una commedia nera capace di far ridere a denti stretti sulla banalità del male.
La regista Adele Tulli – che torna dietro la macchina da presa dopo "Normal" – introdurrà al pubblico milanese il suo "Real", che riflette sull’umanità nell’era digitale.
La rassegna includerà anche la proiezione di "Passo a Due", che raccoglie i cortometraggi di sei giovani registi – tra cui il milanese Francesco Manzato.