Serata a tutto blues al Paso con The Fieldmen of Blues

GORDUNO - Appuntamento con la musica blues questa sera al Paso Music di Gorduno, dove a partire dalle 18.30 si esibiranno The Fieldmen of Blues.
La band si forma nel 1991 a Castelfranco Veneto (TV). Già nel 1992 partecipano al Calvene Blues Festival, insieme a Bella Blues Band, Big Fat Mama e Model T Boogie. Da là inanellano una serie di performances che li portano ad accompagnare band inglesi ed americane come Groundogs, Nine Below Zero, Michael Coleman Backbreakers.
Dopo un primo scioglimento che porta gli elementi della band a seguire ciascuno particolari esperienze musicali, alla fine degli anni '90 la band si ricompatta ad opera degli originari fondatori della band Marco Ballestracci (voce, armonica) e Diego Bergamin (chitarra) e l'incontro con Massimo Malvone (batteria) e Alessandro Lorenzoni (basso).
La svolta avviene nel 2003 quando con l'inserimento della chitarra di Luca Morosin si consolida un quintetto che porta la band ad una intensa attività live.
Nel 2004 appaiono al festival svizzero Vallemaggia Magic Blues come openin' di Walter Trout and The Radicals.
L'anno dopo sono invitati nuovamente al Vallemaggia Magic Blues e partecipano allo svizzero Bellinzona Piazza Blues, uno dei più importanti festival europei del settore. La loro presenza viene bissata nell'edizione 2006. Nello stesso anno appaiono al Rootsway Blues and Food Festival di Parma, il più importante e influente blues festival italiano. Suonano altresì alla prima edizione del Kayman Festival di Boretto Po, primo festival interamente dedicato alle migliori blues band italiane e al Molinara Crossroads di Benevento.
Il momento di maggiore attività e consenso coincide con l'abbandono del batterista originario per motivi personali, che viene sostituito da Massimo Furlan, con cui ad inizio del 2007 la band registra un cd che fotografa la sua dimensione musicale, fissando un punto di riferimento nel continuo cammino di trasformazione e contaminazione dell'originario sound.
Nello stesso anno alcuni componenti della band cominciano progetti paralleli che arricchiscono ulteriormente varietà e profondità musicali, mutuando l'esperienza resa da collaborazioni con musicisti come Oracle King e Paul Boss, Max Prandi e il cantante e chitarrista padovano Claudio Bertolin. Il progetto di un secondo cd di fatto si arena ad inizio del 2009 quando il leader storico dei Fieldmen of Blues Marco Ballestracci, già apprezzato scrittore con al suo attivo alcuni libri lascia la formazione per intraprendere un differente cammino artistico in campi non strettamente musicali. Questo porta a riorganizzare la formazione con l'assetto già sperimentato in alcune occasioni in cui Luca già chitarrista e cantante ne prende le veci, iniziando un processo di adattamento e rielaborazione del repertorio tuttora in corso.




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