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Loretta Goggi a Lugano: "La mia vita con tanto teatro, poca Tv e un po' di Internet"

L'attrice in questi giorni a Lugano con "Molto rumore (senza rispetto) per nulla". Ultima rappresentazione questa sera a Palazzo dei Congressi.
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Loretta Goggi a Lugano: "La mia vita con tanto teatro, poca Tv e un po' di Internet"
L'attrice in questi giorni a Lugano con "Molto rumore (senza rispetto) per nulla". Ultima rappresentazione questa sera a Palazzo dei Congressi.
LUGANO -  Stravolgere una delle opere più note di Shakespeare come « Molto rumore per nulla » trasformandola in  una commedia musicale piena di dialetti, poteva venire in mente solo a una come Lina Wertmüller, che c...

LUGANO -  Stravolgere una delle opere più note di Shakespeare come « Molto rumore per nulla » trasformandola in  una commedia musicale piena di dialetti, poteva venire in mente solo a una come Lina Wertmüller, che con la solita irruenza tipicamente napoletana che la contraddistingue ha partorito questo "Molto rumore (senza rispetto) per nulla" che è andato in scena ieri sera al Palazzo dei Congressi e che verrà riproposto questa sera.
Mattatrice assoluta insieme ad un eccellente cast  è Loretta Goggi, che è riuscita perfettamente e con indiscussa bravura  a calarsi nei panni di un capocomico alle prese con una bislacca compagnia di attori intenzionata a mettere in scena Shakespeare.
La Goggi, che si è volontariamente allontanata dalla televisione,  dove è stata protagonista per tutti gli anni settanta e ottanta,  oggi preferisce il teatro. L'abbiamo incontrata per farci raccontare di questo suo nuovo amore artistico, della sua fuga dalla Tv e dei suoi ricordi ticinesi.

Innanzitutto come  mai hai accettato di recitare in "Molto rumore senza rispetto per nulla" ?
"Mi stuzzicava l'idea di poter lavorare con Lina Wertmüller e di affrontare un'opera di Shakespeare riadattata in maniera del tutto particolare. Inizialmente non era una commedia musicale e il mio ruolo era diverso, ma lavorando con Lina siamo riusciti a ricreare qualcosa di nuovo e lei mi ha cucito addosso questo ruolo che per me ha una valenza attoriale molto importante".

Risultato?
"Ho ricevuto le più belle critiche della mia carriera. È un lavoro che fa discutere. O piace, o non piace. Non ci sono vie di mezzo. Le reazioni che abbiamo riscontrato erano agli opposti: alcuni manifestavano entusiasmo, altri invece erano fortemente critici. Sono contenta del risultato perché tutto sommato ho ricevuto un ritorno di credibilità molto consistente".

Lina Wertmüller è nota  per il suo caratteraccio. Si racconta che arrivi anche alle mani. Con te come è stata?
"Me l'hanno raccontato in tanti. Ho avuto modo di assistere alle sue maniere forti, ma con me è filato tutto liscio. Non abbiamo mai avuto screzi. Probabilmente sa con chi deve usare certi toni, e con chi invece no".

Hai deciso di allontanarti dalla televisione in un momento in cui la televisione stava iniziando a cambiare. È stata una mossa strategica, oppure tutto è accaduto per caso?
"Non voglio essere polemica, ma è un dato di fatto che la televisione di oggi è parecchio cambiata rispetto al passato. È normale che sia così. Anche io sono cambiata rispetto a 20 anni fa.  La televisione  va di pari passo con la tecnologia, segue l'evoluzione  e l'involuzione, ed è un po' lo specchio della nostra società.  In Italia non stiamo attraversando di certo un bel periodo, né sul piano sociale, né su quello politico. La televisione riflette un po' tutto ciò. Inutile quindi criticarla. Mi sono allontanata dalla televisione verso la fine degli anni ottanta. Avevo capito che per quel tipo di Tv  non ero più adatta. Era una Tv che aveva bisogno di comunicatori di massa, coloro che bucano lo schermo con la simpatia e la dialettica. Io invece ho bisogno di fare ciò che so fare : cantare, ballare, recitare, imitare".

Ma se ti dessero carta bianca che tipo di trasmissione realizzeresti?
"Cercherei, come ha fatto Renzo Arbore, di puntare su un orario di nicchia. Un orario in cui potermi esprimere come artista, non come comunicatrice. C'è molta differenza tra le due cose. L'artista è colui che deve esprimere ciò che considera la sua ragione di vita, la sua professione".

Cosa guardi in tv ?
"La guardo soprattutto di sera tardi. Informazione, film, e perché no anche Marzullo. La sua trasmissione sul cinema la trovo interessante. Guardo i programmi teatrali. A proposito, il 26 febbraio sarò ospite di una nuova trasmissione sul teatro che si intitola "Applausi" e andrà in onda su Rai Uno".

Qual è la proposta televisivamente più oscena che ti è stata fatta in questi ultimi anni ?
"Sarebbe ingiusto parlare di proposta oscena. Rifiuto i programmi che mi propongono non perché sono osceni,  bensì perchè non li sento adatti a me, e quindi non sarei in grado di gestirli con il trasporto necessario. Non sarebbe giusto fare nomi".

Su, qualche sassolino dalla scarpa bisogna pur toglierselo.
"Mi hanno proposto di condurre « O.K il prezzo è giusto »  e di prendere il posto di Iva Zanicchi. Vorrei ricordare che con questo programma la signora Zanicchi è diventata miliardaria. Con una trasmissione quotidiana si guadagnano un sacco di soldi. Io ho rifiutato tutto ciò. Di fronte a questa proposta, che mi è stata fatta per ben due anni, non ho potuto  far altro che sorridere e dire no".

Nei tuoi esordi c'è anche la Televisione della Svizzera italiana. Soprattutto sceneggiati. Che ricordi hai di quel periodo in Ticino?
"Ricordi bellissimi. Mi viene  in mente un "giallo" e compagni di lavoro come Vittorio Barino, Silvano Tranquilli, Rita Forzano e quel simpaticissimo di Yor Milano, che ho risentito - dopo tanti anni - alcuni mesi fa, e che saluto calorosamente. Ricordo un episodio curioso. Non avevo ancora conosciuto mio marito e quindi non entravo mai in acqua dove non si toccava con i piedi. Dovevo girare  una scena in cui cadevo in una piscina, avevo il terrore e per tutto il tempo ho chiesto disperatamente alla produzione di cercarmi una controfigura".

Artisticamente qual è la tua più grande soddisfazione ?
"Essere riuscita a fare sempre ciò che mi piaceva. Nel mondo dello spettacolo è un grande lusso".

Perché il teatro è diventato oggi il tuo grande amore ?
"Perché in amore sono una fedelissima, mentre nel mondo dello spettacolo sono infedele. Sono passata dalla prosa alle canzoni, dalla conduzione alle imitazioni, ai film musicali, ai quiz. Ogni tanto ho bisogno di rinnovarmi e il teatro mi ha fatto innamorare nuovamente delle mia professione, che avevo completamente dimenticato facendo televisione".

A pochi metri da questo teatro abita una cantante che è un cavallo di battaglia delle tue imitazioni. Che ricordo hai di Mina ?
"Ho sempre amato Mina sin dai suoi esordi, quando  si faceva chiamare Baby Gate. Rimasi fulminata dal suo carisma quando la vidi nel '58 al Musichiere. La incontrai la prima volta nel 1970 in una trasmissione televisiva. Lei venne da me e mi disse : « Ma tu sei quella delle Freccia Nera? Io ti vedo sempre, sai ». Non potevo credere alle mie orecchie. Ero felicissima. La rincontrai dopo molti anni in una sala di registrazione. Ero con Toto Savio, Caterina Caselli e altri cantanti. C'era anche Mina, che ha iniziato a cantare «Lacreme napulitane». Erano le tre del mattino e ci ha  commosso tutti.  Per quanto riguarda la sua scelta di vita sento che siamo abbastanza simili: ho sempre pensato che Mina privilegiasse la vita, e così è stato".

Concludiamo con Internet. Hai un sito ufficiale a cui tieni molto. Rispondi perfino alle domande che ti rivolgono i tuoi fans. Sei una delle poche che lo fa. Perché ?
"È un sito realizzato da ragazzi giovani. Sono rimasta molto colpita scoprendo che esistono ragazzi che sanno tutto di me, che possiedono tutti i miei dischi, trasmissioni televisive che nemmeno io ricordo.  Mi fa piacere dialogare con loro e scoprire  cosa li attrae della mia professionalità, che cosa li incuriosisce. Un ragazzino è venuto a trovarmi di recente in camerino, suona in un gruppo rock eppure ascolta le canzoni di Loretta Goggi".

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