Alessandro Del Bufalo Presidente del Gran Consiglio

Michele Foletti nel suo discorso di commiato: "Un anno straordinario", ma bacchetta alcune Commissioni che "hanno reso troppo poco"
BELLINZONA - Il liberale radicale Alessandro Del Bufalo è il nuovo Presidente del Gran Consiglio ticinese. Fino a ieri primo vice-presidente del Parlamento, il medico residente a Stabio prende il posto di Michele Foletti che ritorna semplice granconsigliere, anche se nel suo immediato futuro ci potrebbe essere la nomina a capogruppo della Lega dei Ticinesi in Gran Consiglio.
Michele Foletti, nel suo discorso di commiato, ha ricordato le difficoltà che s'incontrano nel guidare un Parlamento di milizia, ed ha esortato ad una maggiore concretezza soprattutto alcune commissioni, "che hanno reso troppo poco". Nei prossimi mesi si affronterà la revisione della Legge sul Gran Consiglio, in seno al quale urge un ripensamento ampio delle sue funzioni e regole. Tra i temi chiave: il conflitto d'interessi, la rappresentatività e il ruolo di Parlamento di milizia.
"Termino un anno straordinario, arricchente e soprattutto impegnativo" ha aggiunto Foletti, il quale ha aggiunto che la più grande soddisfazione è stata la presenza in aula di alcune scuole professionali del nostro Cantone. Del Bufalo, nel suo discorso inaugurale, ha spronato le forze politiche ticinesi al confronto e ad abbandonare le contrapposizioni tipiche "del secolo scorso". Il neo-presidente ha trattato ampiamente del tema della sanità pubblica e della tutela della salute, ma non è mancata una difesa del segreto bancario, misura necessario secondo Del Bufalo per evitare che il Ticino ritorni "terra di emigrazione".
Il primo vice-presidente diventa Gianrico Corti del Partito Socialista, mentre secondo vice-presidente è Luca Pagani per il Partito Popolare Democratico. Del Bufalo sarà omaggiato, nel tardo pomeriggio, dalle autorità e dalla popolazione di Stabio.



